Non solo Meloni ed Elkann, anche i conti di Agnelli e della Juventus spiati dal bancario di Intesa

La grande passione per il calcio di Vincenzo Coviello potrebbe spiegare perché, durante le sue insolite consultazioni dei sistemi di Intesa Sanpaolo, il bancario 52enne di Bitonto abbia cercato informazioni sui conti correnti della Juventus, di Andrea Agnelli, di Francesco Totti e di Diego Armando Maradona. Come riporta l’edizione odierna de Il Corriere della Sera, le indagini sull’ex campione argentino risalgono a marzo 2023, a due anni e mezzo dalla sua morte, nello stesso periodo in cui i giornali parlavano della disputa sull’eredità tra i suoi figli. (Calcio e Finanza)

La notizia riportata su altre testate

Oltre che, suo malgrado, grande esperto di dossier e collezione dei dati, essendo stato accusato di aver messo su «archivi segreti» che poi si sono dimostrati inesistenti. L'ex poliziotto Gioacchino Genchi (nella foto) nella storia recente dell'Italia è il perito informatico per eccellenza. (il Giornale)

"Forse una manina straniera". "Certamente non si tratta dell'iniziativa individuale di un curisione incallito, come si poteva supporre all'inizio", affer… (L'HuffPost)

BARI — «Siamo molto dispiaciuti di quanto accaduto e chiediamo scusa. Non dovrà più accadere». (la Repubblica)

L'impiegato che spiava i conti dei vip: «Lo facevo solo per curiosità». Indagini anche sulla banca

Intesa Sanpaolo si scusa e riconosce l’accesso «ingiustificato» ai dati dei clienti per colpa della «grave violazione delle procedure» messa in atto da un dipendente «infedele». (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Ad affermarlo, intervenendo sul caso di Vincenzo Coviello, l'ex bancario di Bitonto indagato dalla Procura di Bari per aver visionato migliaia di conti correnti di politici e vip dello sport e dello spettacolo, è il viceministro alla Giustizia Francesco Paolo Sisto. (Corriere della Sera)

Vincenzo Coviello, il 52enne ex dipendente di Intesa San Paolo, licenziato ad agosto e indagato dalla procura di Bari per accesso abusivo ai sistemi informatici e tentato procacciamento di notizie concernenti la sicurezza dello Stato in relazione alle intrusioni non autorizzate nei conti correnti di migliaia di persone (dalla premier ad alcuni ministri, oltre a diversi esponenti del mondo dello spettacolo e dello sport), avrebbe agito solo per motivi di curiosità, senza trasferire a nessuno le informazioni riservate di cui aveva preso visione. (quotidianodipuglia.it)