Glen Powell: chi è, film, Top Gun, fidanzata

Tutti lo vogliono a Hollywood. E lui che fa? Se ne va. Torna a vivere a casa sua, a Austin, Texas. Come gli ha consigliato il suo mentore. O meglio, colui che considera un guru, Matthew McConaughey. Il cinema americano ha trovato il suo nuovo golden boy, ma Glen Powell, 35 anni e un sorriso alla Tom Cruise, risponde: bene, ma alle mie condizioni. Non lasciamoci ingannare da quella bellezza. Da quel sorriso disarmante o quegli occhi azzurri. (AMICA - La rivista moda donna)

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Hit Man, ultima opera del formidabile genio Richard Linklater, è un capolavoro: nei cinema Eros e Thanatos. Maschere. Vero e finto. Sensualità e contemporaneità. È finalmente uscito il Film della Critica 2024, che aveva entusiasmato il Festival di Venezia un anno fa. (Style - Moda Uomo del Corriere della Sera)

Un film dal genere spurio, che potremmo definire black romantic comedy, nel quale Powell interpreta un mite professore di filosofia, Gary – per fortuna di Linklater viviamo in un’epoca in cui non è così inverosimile che un mite professore di filosofia che vive con due gatti e guida una Civic abbia il fisico da istruttore di crossfit di Glen Powell – che nel tempo libero lavora sotto copertura con la polizia fingendosi un sicario (Ron). (Rivista Studio)

Ispirato a una storia vera, segue le vicende di Gary Johnson (Glen Powell) è un professore di psicologia un po’ impacciato, che vive con i suoi gatti e collabora sotto copertura per il dipartimento di polizia di New Orleans. (la Repubblica)

Hit man, l'identità come inganno il thriller diventa irresistibile commedia nera

L'abbiamo atteso a lungo e finalmente oggi, 27 giugno, arriverà nei cinema italiani con Bim. Hit Man - Killer per caso è l'ultima fatica di Richard Linkater, black comedy arguta e trascinante che ha consacrato lo stardom di Glen Powell (Movieplayer)

Spassosissima black comedy con le variazioni e il ritmo di una partitura jazz. Ridisegna i confini della performance e del desiderio. Con uno straordinario Glen Powell. (Sentieri Selvaggi)

È indubbio che Richard Linklater rappresenti uno dei registi capaci di leggere la contemporaneità con uno sguardo cangiante e sgombro da tentazioni intellettualistiche, a cominciare dalla trilogia del “Before” e dal capolavoro attraverso il tempo che è “Boyhood”, dove per 12 anni ha seguito la crescita di un bambino fino al termine dell’adolescenza, senza dimenticare quelle riletture d’epoca corali come “Tutti vogliono qualcosa” o quel divertissement sull’allunaggio di “Apollo 10 e mezzo”. (ilgazzettino.it)