Medioriente, Tajani: "Difficile convincere parti in causa a cessate il fuoco"
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Il ministro degli Esteri: "Probabilmente lunedì riunione ministri Esteri Ue" “Dall’inizio della settimana, a New York, abbiamo iniziato a lavorare per un cessate il fuoco. Mi pare molto difficile convincere tutte le parti in causa a un cessate il fuoco. Sia Hamas, sia Hezbollah, sia gli Houthi sia Israele”. Lo ha detto il ministro degli Esteri e vicepresidente del Consiglio, Antonio Tajani, al Tg2 Post (LAPRESSE)
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La sua famiglia proveniva dal villaggio di Bazouriyé, nel sud del Libano. Da adolescente ha studiato teologia nella città santa sciita di Najaf, in Iraq, ma ha dovuto lasciare durante le repressioni contro gli sciiti guidate dall'allora presidente iracheno Saddam Hussein. (Today.it)
L'invito del ministro degli Esteri Antonio Tajani: "Preoccupazione per i nostri 1200 militari che sono tra Israele e Hezbollah" Antonio Tajani (Tuscia Web)
«Israele ha il diritto di difendersi, ma il modo in cui lo fa è importante». Perché, ha detto a New York a margine dell'Assemblea generale dell'Onu, «le scelte che tutte le parti faranno nei prossimi giorni determineranno il percorso di questa regione, con profonde conseguenze per il suo popolo». (il Giornale)
Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto. Il ritiro del contingente militare in Libano "non è al momento in discussione. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
In pericolo non sono da oggi, ma oltre ai rischi del mestiere, per i soldati del contingente Unifil ora si aggiunge l'elemento peggiore: l'incertezza. Per il momento i soldati italiani restano al confine del Libano. (La Stampa)
«C’è ancora la possibilità di scongiurare una crisi globale che coinvolga il Medio Oriente. «È un percorso difficile – aggiunge – ma è un risultato che possiamo ottenere se tutti quanti si impegneranno al massimo e la parti in gioco sapranno essere responsabili. (Open)