Medioriente, Tajani: "Difficile convincere parti in causa a cessate il fuoco"

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Ucraina Guerra tra Gaza e Israele

Il ministro degli Esteri: "Probabilmente lunedì riunione ministri Esteri Ue" “Dall’inizio della settimana, a New York, abbiamo iniziato a lavorare per un cessate il fuoco. Mi pare molto difficile convincere tutte le parti in causa a un cessate il fuoco. Sia Hamas, sia Hezbollah, sia gli Houthi sia Israele”. Lo ha detto il ministro degli Esteri e vicepresidente del Consiglio, Antonio Tajani, al Tg2 Post (LAPRESSE)

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È questa la posizione del segretario di Stato americano, Antony Blinken. Perché, ha detto a New York a margine dell'Assemblea generale dell'Onu, «le scelte che tutte le parti faranno nei prossimi giorni determineranno il percorso di questa regione, con profonde conseguenze per il suo popolo». (il Giornale)

«C’è ancora la possibilità di scongiurare una crisi globale che coinvolga il Medio Oriente. «È un percorso difficile – aggiunge – ma è un risultato che possiamo ottenere se tutti quanti si impegneranno al massimo e la parti in gioco sapranno essere responsabili. (Open)

Il ritiro del contingente militare in Libano "non è al momento in discussione. Crosetto, è "costantemente informato dal Capo di Stato Maggiore della Difesa, ammiraglio Cavo Dragone e dal comandante del Covi, generale Francesco Figliuolo, dai quali riceve puntuali aggiornamenti sulle condizioni e sull'evoluzione della situazione di sicurezza" in Libano, "che pur estremamente delicata, con riferimento ai nostri militari e al personale nazionale non presenta criticità immediata". (QUOTIDIANO NAZIONALE)

La cautela di Meloni (che non si schiera con Netanyahu). "Ora la diplomazia riapra il dialogo"

In pericolo non sono da oggi, ma oltre ai rischi del mestiere, per i soldati del contingente Unifil ora si aggiunge l'elemento peggiore: l'incertezza. ROMA. (La Stampa)

La sua famiglia proveniva dal villaggio di Bazouriyé, nel sud del Libano. Hassan Nasrallah, il leader di Hezbollah che Israele ha voluto colpire con il raid su Beirut, è nato il 31 agosto 1960 in una modesta famiglia di nove figli a Beirut. (Today.it)

– “C’è ancora la possibilità di scongiurare una crisi globale che coinvolga il Medio Oriente. Non bisogna mai rinunciare alla via diplomatica, che è l’unica che può portare a risultati concreti e a scongiurare una spirale di violenza e instabilità che è già durata sin troppo. (QUOTIDIANO NAZIONALE)