sciopero del trasporto pubblico, venerdì 21 marzo stop a bus e vaporetti

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INTERNO

Da un fronte all’altro, il trasporto pubblico italiano continua a vivere giornate di tensione. Dopo lo sciopero che ieri, 19 marzo, ha paralizzato per otto ore le ferrovie – con Trenitalia, Italo e Trenord costrette a cancellare corse e a lasciare a terra migliaia di pendolari e studenti – domani, venerdì 21 marzo, toccherà a bus, metro e vaporetti fermarsi per 24 ore. L’astensione dal lavoro, proclamata da Cobas Lavoro Privato, Adl Cobas, Sgb e Cub Trasporti, coinvolgerà il trasporto pubblico locale in tutta Italia, con disagi che si faranno sentire soprattutto nelle grandi città come Roma e Milano, ma anche nei centri minori dove il servizio è gestito da operatori privati.

Le richieste dei sindacati, che hanno deciso di incrociare le braccia nel primo giorno di primavera, ruotano attorno a temi ricorrenti: aumenti salariali, miglioramento delle condizioni di lavoro, maggiore sicurezza per chi opera nel settore e per i passeggeri. Una piattaforma che, nonostante le ripetute mobilitazioni, fatica a trovare risposte concrete da parte delle aziende e delle istituzioni. A Roma, ad esempio, lo sciopero interesserà l’intera rete Atac, comprese le linee metro e tram, mentre a Milano saranno coinvolti sia il servizio urbano che quello extraurbano, con l’eccezione di alcune corse garantite nelle fasce orarie di punta.

Non mancheranno, tuttavia, alcune deroghe. In Trentino, ad esempio, il personale viaggiante e gli addetti alle biglietterie di Trentino Trasporti assicureranno il servizio dalle 5.30 alle 8.30 e dalle 16.00 alle 19.00, garantendo la prosecuzione delle corse iniziate in questi orari. Stessa situazione per la Trento-Malè-Mezzana e per il servizio sostitutivo della ferrovia Trento-Borgo-Bassano, dove le tratte già avviate verranno portate a termine. Tuttavia, per chi si muove nelle ore centrali della giornata o nelle fasce notturne, le difficoltà saranno inevitabili: a Roma, ad esempio, non sarà garantito il servizio delle linee bus notturne, mentre a Milano resteranno ferme diverse linee periferiche gestite da operatori privati.