Unicredit e Banco BPM: una fusione che fa discutere, ma come stanno reagendo le azioni a Piazza Affari?
Unicredit e Banco BPM: una fusione che fa discutere, ma come stanno reagendo le azioni a Piazza Affari? Scopri le implicazioni economiche e politiche dell’annunciata acquisizione di Banco BPM da parte di Unicredit. Un’operazione che promette di rivoluzionare il settore bancario italiano. La reazione delle azioni Unicredit, però, non è stata positiva. Cosa potrebbe accadere secondo l’analisi grafica? Unicredit e Banco BPM: una fusione che fa discutere Negli ultimi giorni, il settore bancario italiano è stato travolto da una notizia che ha creato un vero e proprio terremoto: Unicredit ha espresso il suo interesse per l’acquisizione di Banco BPM, una mossa che potrebbe ridefinire gli equilibri nel panorama bancario nazionale. (Proiezioni di Borsa)
La notizia riportata su altri giornali
L'offerta pubblica di scambio lanciata da Unicredit su Banco BPM rappresenta molto più di una semplice operazione di mercato: è un passo che potrebbe ridisegnare l'intero panorama bancario italiano. E quando si parla di banche, soprattutto in Italia, si parla del controllo non solo delle attività caratteristiche degli istituti finanziari, ma anche del controllo di molte altre leve di potere (tra partecipazioni in società, prestiti e investimenti immobili). (Today.it)
E’ il giorno del consiglio di amministrazione di Banco Bpm che analizzerà l’offerta pubblica di scambio (Ops) arrivata ieri mattina a sorpresa all’indirizzo di piazza Meda e firmata da UniCredit. Sul piatto uno scambio (in azioni) per un corrispettivo di poco più di 10 miliardi di euro. (Finanzaonline)
L’obiettivo è chiaro: togliere dalla scena italiana un gruppo medio ma in ascesa, e sempre più ingombrante dopo l’Opa su Anima e l’ingresso in Mps. Sul piatto uno scambio, tutto in azioni, per valore di 10 miliardi di euro per convincere gli azionisti di piazza Meda a salire a bordo di UniCredit, banca che vale sei volte tanto in Borsa. (Il Sole 24 ORE)
L'offerta pubblica di scambio lanciata da Unicredit su Banco Bpm è una "buona", anzi "ottima", operazione, "Italia su Italia", decisamente "meglio" che essere "comprati" da un soggetto estero. Anche se nel governo c'è chi la pensa diversamente, un eventuale uso del Golden power per fermare l'offerta si farebbe "fatica anche a motivarlo", dato che l'offerente è una banca italiana e non straniera. (Adnkronos)
Così oggi l’annuncio del lancio dell’offerta pubblica di scambio sul Banco Bpm, una delle prime banche del Paese con una presenza di oltre mille sportelli concentrati nel Nord, dunque nell’area industriale che va dal Piemonte, al Veneto, alla Lombardia, all’Emilia Romagna. (Corriere della Sera)
Sul tavolo la proposta confezionata dal ceo di Unicredit, Andrea Orcel. Nella sede milanese del Banco Bpm si sta valutando l'Ops, l'offerta pubblica di scambio non concordata lanciata da Unicredit. (Liberoquotidiano.it)