Fedez, il Codacons e Riondino: volano accuse

«Michele Riondino, anziché criticare chi si attiva per sostenere la battaglia sull’Ilva di Taranto, farebbe meglio ad usare le sue energie in favore di cittadini e vittime dell’acciaieria». Lo afferma il Codacons che «nel processo sull’inquinamento ambientale di Taranto rappresenta le parti civili». L'attore e regista tarantino, nel corso di un’intervista al Corriere della Sera, sulla presenza di Fedez in città, ha dichiarato: «Non vogliamo togliere attenzione a Taranto, è bene che se ne parli. (Taranto Buonasera)

Su altri media

Michele Riondino ha commentato la decisione di Fedez di fare una donazione per l'oncoematologia pediatrica di Taranto. (la Repubblica)

Minuto per la lettura Critiche a Fedez, la replica del Codacons: «Michele Riondino, anziché criticare chi si attiva per sostenere la battaglia sull’Ilva di Taranto, farebbe meglio ad usare le sue energie in favore di cittadini e vittime dell’acciaieria». (Quotidiano del Sud)

L'attore e regista originario di Taranto, nonché organizzatore del concerto del Primo Maggio nella sua città di origine, non si è lasciato "incantare" dall'incontro tra il rapper e la celebre associazione a tutela dei consumatori lasciandosi andare ad alcune considerazioni che, di fatto, hanno messo in dubbio la reale entità della beneficenza annunciata da Fedez. (DiLei)

Solo diecimila euro per i bambini malati e l'Asl di Taranto mai coinvolta da Fedez. «Uno spot, ha ragione Riondino»

Di recente Fedez e il presidente del Codacons Carlo Rienzi hanno siglato la pace dopo anni di controversie a Taranto per un'iniziativa legata all'ex Ilva. (Today.it)

Così finì l’incontro del 21 giugno scorso tra Fedez e Carlo Rienzi, presidente del Codacons, a Taranto, per una battaglia comune: la salute dei cittadini e la salvaguardia ambientale messa in pericolo dalle emissioni dell’Ilva. (Corriere della Sera)

L'improvvisa pace tra Fedez e il Codacons, riunitisi per un'iniziativa di solidarietà a favore dell'Ilva dopo anni di battibecchi e guerriglie, continua a far discutere l'opinione pubblica. (la Repubblica)