E' morto Sandro Petrone, storico conduttore del Tg2 e inviato di guerra: “Portava con orgoglio le sue origini napoletane”

L’inviato di guerra e noto volto del Tg2 era stato nei principali teatri di guerra, dal Medioriente ai Balcani.

Io ricordo Petrone come un grandissimo professionista, una persona puntuale, innamorata di questo mestiere che in ogni cosa che faceva metteva entusiasmo della prima ora.

Un pensiero arriva anche dall’attuale direttore del Tg2, Gennaro Sangiuliano: ”Una grave perdita per il giornalismo, un esempio per tutti. (Voce di Napoli)

Su altre testate

Sandro Petrone, nato a Napoli 66 anni fa, è morto lasciando un grande vuoto in tutto il paese. Sandro Petrone amava il giornalismo e la musica e, per tutta la vita, ha portato avanti le sue passioni. (Caffeina Magazine)

"La giornata di registrazioni è già terminata quando decidiamo di provare Solo fumo, nel tramonto di una Bari ancora tiepida a fine ottobre. Sistemati nelle diverse sale, in contatto visivo uno con l’altro, suoniamo in diretta. (La Repubblica)

«Addio a Sandro Petrone, una vita trascorsa al Tg2 Rai prima come inviato nei teatri di guerra internazionali poi capo della redazione esteri. Sandro Petrone lascia un ricordo indelebile di grande giornalista e di un professionista con tanta umanità. (Quotidiano di Puglia)

Petrone si affidò al Pascale di Napoli per sottoporsi a una cura sperimentale, l'immunoterapia:. Gli studi sull’immunoterapia applicata al microcitoma erano ancora in fase embrionale. (Tv Fanpage)

Così alla Gazzetta del Mezzogiorno, in un’intervista del 2 agosto 2018 (qui). Amava profondamente Taranto, Sandro Petrone. Aveva compiuto 66 anni lo scorso febbraio scorso. (La ringhiera)

Sandro Petrone ricordato dai giornalisti Rai. Sandro Petrone è stato ricordato anche dall’Unione sindacale giornalisti Rai, che di lui ha detto che era una persona seria e su cui poter contare. Il giornalista conduceva il Tg2 delle 13 ma era stato anche inviato nei principali luoghi di guerra. (IlTarantino)