Bonus edilizi, verso la stretta sulle seconde case. Ecco come cambieranno gli incentivi

Addio alla ristrutturazione delle seconde case e delle case di lusso con l'aiuto del Fisco. Il governo ha infatti intenzione di rivedere i bonus riservandoli esclusivamente alla prima casa e ai contribuenti a redditi bassi. Ad annunciarlo è stata, nei giorni scorsi, la stessa premier Giorgia Meloni. Il governo si sta già muovendo in questa direzione in vista della prossima presentazione della leg… (la Repubblica)

Se ne è parlato anche su altre testate

La riforma dei bonus edilizi prevista per il 2025 porterà novità rilevanti per le detrazioni fiscali legate al settore immobiliare. La riforma dei bonus edilizi privilegia l'efficienza energetica per la prima casa con detrazione unica al 65% e obbligo di assicurazione: le anticipazioni. (PMI.it)

Giorgia Meloni lo ha detto chiaramente dal palco di Confindustria una settimana fa: “Non ci saranno i bonus per ristrutturare la seconda e la terza casa (…) è definitivamente chiusa quella stagione (…) basta con questo costume di gettare i soldi dalla finestra per ottenere consenso facile”. (Il Fatto Quotidiano)

Salvo interventi in Legge di bilancio, dal 1° gennaio del prossimo anno scenderà dal 50 al 36% il contributo fiscale riconosciuto a chi esegue lavori di manutenzione o restauro. La riduzione interesserà anche la soglia massima di spese agevolabili per singola unità abitativa: 48mila euro, la metà rispetto a quanto previsto attualmente. (Sky Tg24 )

Come cambierà il Bonus ristrutturazione nel 2025

Una stretta del Governo sui Bonus spaventa i cittadini preoccupati dall’eventualità di non poter approfittare più degli aiuti economici dello Stato nel 2025. Chi può meglio che proceda subito per evitare di lasciarsi sfuggire un’occasione di risparmio da sotto le mani. (DesignMag)

« Ridurre il ruolo delle detrazioni fiscali », come ecobonus e superbonus, e creare « un mercato per i certificati bianchi per il settore residenziale civile ». È una delle vie indicate dal Piano strutturale di bilancio per incentivare gli interventi di efficienza energetica e raggiungere, senza pesare ancora sulle casse dello Stato, gli obiettivi della direttiva europea sulle Case green . (Gazzetta del Sud)

Se non ci saranno interventi specifici nella Legge di Bilancio, dal 1° gennaio, il contributo fiscale riconosciuto a chi esegue lavori di manutenzione o restauro scenderà dal 50% al 36%. Ma non sarà l’unica modifica apportata a quest’agevolazione fiscale per chi esegue lavori edilizi. (lentepubblica.it)