Satnam Singh poteva essere salvato, arrestato il datore di lavoro del bracciante indiano morto a Latina

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Morti sul lavoro

Satnam Singh prima è stato risucchiato da un macchinario utilizzato per avvolgere la plastica, poi è stato portato in fin di vita davanti a casa sua, lasciato lì con il braccio mozzato e l'arto colpito appoggiato dentro una cassetta per la raccolta della frutta, poco distante. L'uomo non aveva i documenti e lavorava come bracciante non in regola, il datore di lavoro non lo ha portato al pronto soccorso direttamente e quando lo ha portato a sua moglie Soni, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, ha iniziato a ripeterle che ormai Satnam era morto e non ha ascoltato le richieste di chiamare i soccorsi. (Vanity Fair Italia)

Su altre testate

Raggomitolato a terra dopo che un macchinario gli aveva tranciato il braccio. L’ha scaricato fuori da casa, come immondizia di cui si ha fretta di liberarsi. (La Stampa)

Antonello Lovato è stato preso in custodia con l'accusa di omicidio doloso, anche con lo scopo di tenerlo isolato e impedirgli di minacciare i testimoni. (Dissapore)

Secondo quanto riportato dalla nota della Procura, la consulenza medico-legale ha determinato che Singh Satnam, deceduto a causa di una copiosa perdita di sangue, si sarebbe con ogni probabilità salvato se fosse stato tempestivamente soccorso. (Famiglia Cristiana)

Antonello Lovato arrestato per l'omicidio di Satnam Singh, l'accusa al titolare di Latina: "Poteva salvarsi"

I carabinieri di Latina hanno arrestato Antonello Lovato datore di lavoro di Satnam Singh con l'accusa di «omicidio doloso» del bracciante indiano 31enne. «La consulenza medico legale ha accertato che ove l’indiano, deceduto per la copiosa perdita di sangue, fosse stato tempestivamente soccorso, si sarebbe con ogni probabilità salvato», si legge nella nota della Procura. (Corriere TV)

Satnam Singh, Antonello Lovato arriva in carcere a Latina 02 luglio 2024 (Il Sole 24 ORE)

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