Neonato trovato morto a Bari, parla il tecnico: “La culletta termica funzionava a dicembre”

Approfondimenti:
Scissione 5 Stelle

“Il sensore funzionava. Quando ho fatto la riparazione ha suonato tre volte, l'ho detto anche al pm”.Con queste parole, il tecnico Vincenzo Nanocchio, durante l'intervista telefonica a "Storie italiane" su Rai1, ha difeso il proprio operato sulla culla termica di San Giovanni Battista di Bari, dove il 2 gennaio scorso è stato trovato il corpo di un neonato senza vita. L'aggiornamento più recente, emerso ieri dai risultati preliminari dell'autopsia condotta dal professor Biagio Solarino all'Istituto di Medicina Legale del Policlinico di Bari, ha indicato come probabile causa del decesso l'ipotermia. (La Repubblica)

Ne parlano anche altri giornali

Il corpo del neonato, vestito e avvolto in una copertina celeste, fu trovato la mattina del 2 gennaio nella culla termica della chiesa San Giovanni Battista, nel quartiere Poggiofranco di Bari. L’ipotesi di reato nei loro confronti è di omicidio colposo. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Era il Don che si occupa della culla, era lui che provava e controllava” ha dichiarato il tecnico indagato col prete a Bari per l'omicidio colposo del neonato abbandonato in culla ma trovato morto. (Fanpage.it)

A parlare è... Quando don Antonio mi ha contattato, ho fatto la riparazione e sono andato via. (Virgilio)

Neonato morto nella culla termica, indagato il parroco: sospetto è che sapesse del malfunzionamento

Resta aperta anche l'indagine per abbandono di minori a carico di ignoti. Le indagini sono coordinate dal procuratore aggiunto Ciro Angelillis e dalla pm Angela Morea e condotte dalla squadra mobile di Bari (Vanity Fair Italia)

Funzionava». «Ho riparato il sensore della culla dopo il blackout. (Corriere della Sera)

E per lo stesso motivo il parroco, don Antonio Ruccia, è indagato per omicidio colposo insieme al tecnico che, intorno alla metà di dicembre, ha effettuato l’ultima manutenzione dell’in… Bari — La culla termica della chiesa San Giovanni Battista di Bari il 2 gennaio non era funzionante. (La Repubblica)