Ethos, il paradossale successo del ristorante che non c'è

Dal croissant a forma di dinosauro al bouquet di cinnamon rolls. Dalla pizza a forma di piede a Elon Musk versione bartender. Su Instagram il ristorante Ethos, geolocalizzato ad Austin, in Texas, ha raccolto oltre 75mila follower. Peccato però che il locale non esista e che tutte le immagini accattivanti siano state generate con l’intelligenza artificiale. (la Repubblica)

La notizia riportata su altri giornali

Chi si sofferma ad osservare le immagini con più attenzione, può notare qualche dettaglio bizzarro: gli chef sembrano usciti da un software di generazione automatica di foto, con una sfumatura artificiale tipica, e in mano tengono improbabili salsicce giganti o enormi gamberoni. (Italia a Tavola)

Uno dei principali problemi è che molti modelli di IA sono accusati di essere addestrati utilizzando opere d’arte rubate o senza il consenso degli autori originali, creando una discussione accesa sull’uso improprio dei diritti d’autore. (Meteo Giornale)

Il progetto, presentato alla Eccv 2024 a Milano, si inserisce all'interno del progetto europeo Elsa, European lighthouse on secure and safe AI. Grazie a un’architettura di apprendimento contrastivo, CoDE distingue le immagini artificiali da quelle reali con una precisione superiore al 97%. (Gazzetta di Modena)

L'intelligenza artificiale che smaschera... l'intelligenza artificiale

Guardando bene l'account @ethos_atx, infatti, si notano dei dettagli particolari: per esempio le fotografie degli chef, che hanno quella "patina" tipica da piattaforma per la creazione di foto fatte con l'AI, oltre ad avere in mano mega salsicce o maxi gamberoni. (Corriere della Sera)

Su social e tv circolano sempre più foto create con l'intelligenza artificale generativa. Ecco i trucchi per riconoscere una foto creata in digitale (il Giornale)

Un gruppo di ricercatori dell'Università di Modena e Reggio Emilia ha sviluppato un sistema di intelligenza artificiale - attualmente il più robusto al mondo - per il riconoscimento dei DeepFake visuali (AGI - Agenzia Italia)