Crosetto duro su attacco a Unifil: possibili crimini di guerra
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"Gli atti ostili compiuti e reiterati dalle forze israeliane" contro la base Unifil 1-31 in Libano "potrebbero costituire crimini di guerra e sicuramente rappresentano delle gravissime violazioni alle norme del diritto internazionale umanitario". Di sicuro "non si tratta di un errore" o di "un incidente". Così in conferenza stampa trasmessa in streaming da Palazzo Chigi il ministro della Difesa Guido Crosetto ha espresso "un fortissimo disappunto" e richiamato "ad astenersi da condotte aggressive contro le forze Unifil, sia il ministro della Difesa (israeliano) Gallant, sia in un colloquio formale con l'ambasciatore israeliano a cui ho detto di trasferire le mie parole al ministro della Difesa e al Capo di Stato Maggiore della difesa israeliano". (Tiscali Notizie)
Ne parlano anche altre fonti
(Adnkronos) – Protesta formale dell’Italia con Israele dopo che il quartier generale e due basi italiane dell’Unifil nel sud del Libano sono state raggiunte da colpi di armi da fuoco da parte dell’esercito di Tev Aviv. (OglioPoNews)
Nelle scorse ore era arrivato il commento dell’Ambasciata israeliana in Italia, che in una nota chiariva che “Israele apprezza l’assistenza dei Paesi donatori di Unifil, in particolare dell’Italia, e li ringrazia per il loro tentativo di prevenire un’escalation nella nostra regione”. (Virgilio Notizie)
«I bombardamenti intorno alla base ormai sono quotidiani, q… GERUSALEMME — Se non annunciato, di certo neanche arrivato di sorpresa. Commenta così l’attacco israeliano sul quartier generale dell’Unifil a Naqoura, nel sud del Libano, Andrea Tenenti, da anni portavoce della missione delle Nazioni Unite nell’area. (la Repubblica)
A Zelensky e Netanyahu tutto è concesso. Se conviene agli Stati Uniti. E a noi non resta che metterci sugli attenti (LA NOTIZIA)
Unifil, la forza di pace delle Nazioni Unite nel Libano sud, si è trovata esposta al fuoco dei militari israeliani che da circa 10 giorni sono impegnati in quella zona in una vasta operazione terrestre anti-Hezbollah. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Il titolare della Difesa ha stigmatizzato senza mezzi termini l’azione delle forze di Tel Aviv, senza lesinare una provocazione ai colleghi israeliani: "Cosa succederà la prossima volta, dobbiamo rispondere? Una domanda provocatoria per la gravità dell’atto avvenuto" . (il Giornale)