Stipendi, aumenti da dicembre 2024 a gennaio 2025: come cambia la busta paga

Stipendi, aumenti da dicembre 2024 a gennaio 2025: come cambia la busta paga
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ilgazzettino.it ECONOMIA

Ancora due mesi e gli effetti della manovra inizieranno a farsi sentire. In particolare sugli stipendi, che da dicembre 2024 a gennaio 2025 subiranno delle modifiche. Ad alimentarle il taglio del cuneo che si trasforma in bonus fino a 20mila euro e a detrazioni fino a 40mila, con meccanismi di decalage. I lavoratori che verranno coinvolte sono oltre 1,3 milioni in più rispetto all'anno scorso perché la soglia di reddito prima si applicava solo fino a 35mila euro. (ilgazzettino.it)

Su altre fonti

Bonus 100 euro da luglio: ecco chi lo può ricevere A partire dal primo luglio sarà possibile beneficiare del bonus 100 euro anti-inflazione destinato ad una determinata platea di lavoratori. Ecco a chi spetta. (Blowingpost)

La novità è il taglio del cuneo fiscale fino a 40 mila euro lordi, misura che permetterà ad un numero più elevato di docenti e ATA di usufruirne nello stipendio mensile. “Con il “taglio” del cuneo fiscale fino a 40 mila euro lordi, tutto il personale della scuola godrà, in via definitiva, di un aumento stipendiale pari al 6/7%” (Orizzonte Scuola)

Si tratta di uno strumento che è già stato adottato dal Governo per diverse categorie di lavoratori, ma che adesso consente anche al personale scolastico di beneficiare di cifre aggiuntive in busta paga. (Miuristruzione)

Crisi dei porti siciliani: necessità di interventi strutturali

Si va quindi verso una duplice misura, che da un lato prevederà l’erogazione di una somma aggiuntiva per i titolari di redditi complessivi fino a 20.000 euro, e dall’altro porterà un’ulteriore detrazione per coloro che hanno un reddito complessivo superiore a 20.000 euro, ma inferiore a 40.000 euro annui. (Gazzetta di Reggio)

Ad alimentarle il taglio del cuneo che si trasforma in bonus fino a 20mila euro e a detrazioni fino a 40mila, con meccanismi di decalage. Ancora due mesi e gli effetti della manovra inizieranno a farsi sentire. (ilmessaggero.it)

I porti siciliani, potenziali fulcri per la gestione dei trasporti nel Mediterraneo, si trovano attualmente in una crisi che minaccia la crescita economica dell’intera isola. Questi hub potrebbero fungere da ponti naturali per i flussi commerciali tra Europa, Nord Africa e Asia, ma infrastrutture inadeguate e una gestione frammentaria ne compromettono la competitività. (Economia Sicilia)