Anche i CDS della Francia confermano la caduta degli Oat, stasera possibile mazzata da S&P
La tensione sui mercati prosegue in Francia, dove stasera è atteso l’aggiornamento del rating da parte di S&P. Il giudizio attuale è AA- con outlook stabile, tre gradini sotto il livello massimo della tripla A. Alla fine del maggio scorso l’agenzia aveva declassato il debito sovrano francese. C’è il serio rischio che lo faccia anche nelle prossime ore, portando la sua valutazione ad A+, a due lunghezze sopra Spagna e Portogallo (InvestireOggi.it)
La notizia riportata su altri media
Anche il rendimento dell’Oat decennale registra una lieve flessione al 2,92%, con uno spread poco mosso a 85 punti base rispetto al Bund. Ultim'ora news 29 novembre ore 20 (Milano Finanza)
"L'ultimatum che sento oggi è innanzitutto quello dei margine di un evento sull'industria a Limoges. (Tuttosport)
Nel dibattito politico scoppiato in Francia intorno al braccio di ferro che rischia di trascinare il paese verso il baratro di una crisi del debito sul modello di quella greca di oltre dieci anni fa, si scommette che Marine Le Pen la tirerà per le lunghe. (L'HuffPost)
Nonostante le concessioni del primo ministro sulle tasse sull’elettricità, l’aiuto medico di Stato e gli sgravi fiscali alle imprese, "ci sono ancora difficoltà", ha insistito la deputata dell’estrema destra. (Liberoquotidiano.it)
E questo mostra come Parigi sia, per le sue criticità economiche, il malato d’Europa. In sostanza, per gli investitori il debito pubblico di Atene, capitale che ha subito per anni il waterboarding del rigore, dei tagli di bilancio, dell’austerità, è meno rischioso di quello di Parigi, seconda economia europea, membro del G7 e potenza nucleare. (Inside Over)
Il primo scoglio è stato superato. Resta il secondo scoglio, quello politico: Michel Barnier, il primo ministro francese che rischia una mozione di censure per il suo governo di minoranza, vede avvicinarsi della scadenza dell’ultimatum del Rassemblement national, la forza di destra radicale che minaccia un’inedita convergenza con la sinistra per sfiduciare l’esecutivo. (Il Sole 24 ORE)