Polizze catastrofali, il governo lavora a un rinvio di 7 mesi dell’obbligo
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, è molto discusso. Il mondo produttivo, a cui resta poco più di una settimana per mettersi in regola, ha intensificato le pressioni per uno dei tempi. Dal governo hanno già fatto sapere che si sta valutando la : resta solo da definire per attuarlo. Qualcosa potrebbe concretizzarsi a breve, dal momento che - secondo indiscrezioni arrivate dalle parti interessate - sarebbero stati organizzati degli già in questa settimana. (Sky Tg24 )
Se ne è parlato anche su altri media
13/2023, Legge di Bilancio 2024. I chiarimenti hanno riguardato diversi aspetti, dall’ambito soggettivo di applicazione della norma, all’ambito oggettivo ossia dei beni d’impresa rispetto ai quali dovrà essere rispettato l’obbligo in parola. (MySolution)
Entro il 31 marzo 2025 le imprese con sede in Italia sono obbligate a stipulare una polizza assicurativa per rischi catastrofali. La polizza deve coprire i danni a terreni e fabbricati, impianti e macchinari, attrezzature industriali e commerciali scatenati da terremoti, alluvioni, frane, inondazioni ed esondazioni. (LifeGate)
Mancano pochi giorni alla scadenza per le imprese che, per legge, devono stipulare una polizza assicurativa – la cosiddetta Cat Nat – per tutelarsi in caso di danni provocati da catastrofi naturali. Come abbiamo scritto su StartupItalia l’obbligo entra in vigore dal 31 marzo e riguarda diverse categorie di imprese, tranne quelle agricole. (StartupItalia)
Il Premio che è alla sua prima edizione, è ideato dalla categoria Giovani Imprenditori Confcommercio Taranto e verrà assegnato annualmente. “Innovativi per vocazione ”, Confcommercio Taranto lancia un premio che riconosce e valorizza le imprese giovanili che si distinguono per innovazione, sostenibilità e diversificazione. (Tarantini Time Quotidiano)
"Il problema va affrontato, ma ci sembra che oggi, per come si sta costruendo questo mercato potenziale dell’assicurazione catastrofale, tutti i costi rischiano così di ricadere sulle imprese, soprattutto quelle più esposte ai rischi. (il Resto del Carlino)
Il rischio, per chi non si metterà in regola, è di perdere l’accesso a contributi e agevolazioni finanziarie e ancora non è chiaro se il taglio delle sovvenzioni sarà retroattivo. (L'Eco di Bergamo)