Mieloma multiplo, una nuova combinazione allunga il tempo prima che la malattia ritorni

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la Repubblica SALUTE

La terapia del mieloma multiplo si è basata per decenni sulla chemioterapia, con risultati modesti. Poi, circa 20 anni fa, sono arrivati i farmaci biologici e ancora più recentemente le terapie che potenziano il sistema immunitario nella sua azione di contrasto al tumore. Oggi, quindi, per i pazienti le opzioni si moltiplicano, anche grazie alla strategia di combinare insieme più farmaci. In particolare, una nuova tripletta di farmaci promette di cambiare lo standard di cura dei pazienti affetti da mieloma multiplo in progressione che hanno già ricevuto una prima linea di terapia. (la Repubblica)

Se ne è parlato anche su altri media

Il trattamento con l’anticorpo farmaco-coniugato belantamab mafodotin, in combinazione con bortezomib e desametasone, ha evidenziato una maggior sopravvivenza per i pazienti senza progressione di malattia di 36,6 mesi rispetto ai 13,4 mesi con daratumumab, bortezomib e desametasone, che rappresenta l’attuale standard di trattamento. (ravennanotizie.it)

Claudio Cerchione, Dirigente medico della Divisione di Ematologia dell’IRST “Dino Amadori” IRCCS: “Il nostro è un centro di riferimento in ambito oncoematologico a livello internazionale. I pazienti trattati con belantamab mafodotin, in combinazione con bortezomib e desametasone, hanno una sopravvivenza libera da progressione aumentata a 36,6 mesi rispetto ai 13,4 con l’attuale standard di trattamento. (insalutenews)

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In tutto sono 43 i dossier esaminati e approvati, tra i quali il Tecvayli in monoterapia, che passa dalla classe C dei prodotti non rimborsabili alla A dei prodotti a carico dello Stato e che è indicato per il trattamento di pazienti adulti affetti da mieloma multiplo recidivato e refrattario che abbiano ricevuto almeno tre precedenti terapie. (Il Giornale d'Italia)