Mosca, raid risposta a uso armi americane da parte di Kiev
Il ministero della Difesa russo ha detto di aver lanciato un bombardamento in Ucraina come "risposta all'uso di armi americane a lungo raggio", evidente riferimento ai missili Atacms che secondo Mosca le forze ucraine hanno lanciato recentemente in territorio russo. Lo riporta l'agenzia di stampa ufficiale russa Tass. "In risposta all'uso di armi americane a lungo raggio, le forze armate della Federazione russa hanno lanciato un massiccio attacco con armi aeree e marittime a lungo raggio ad alta precisione e hanno attaccato con veicoli aerei senza pilota infrastrutture di fondamentale importanza per il carburante e l'energia in Ucraina che garantiscono il funzionamento del complesso militare-industriale", è la versione di Mosca. (Il Messaggero Veneto)
Su altri media
Mosca ha spedito 200 droni, 94 missili balistici e da crociera, compresi gli ipersonici Kinzhal, contro diverse regioni gialloblù per far collassare il sistema energetico di Kiev. La pioggia di fuoco che si è abbattuta ieri sulle infrastrutture ucraine ha pochi precedenti. (Il Fatto Quotidiano)
Le forze russe hanno lanciato sull'Ucraina tra ieri pomeriggio e questa mattina 94 missili e 193 droni, che "ancora una volta hanno colpito principalmente le strutture energetiche" del Paese: lo ha reso noto su Telegram l'Aeronautica militare di Kiev, aggiungendo che le difese aeree ucraine hanno abbattuto 81 missili e 80 droni nemici, mentre altri 105 velivoli senza pilota non hanno raggiunto gli obiettivi. (La Gazzetta del Mezzogiorno)
"Solo questa settimana, la Russia ha utilizzato quasi 630 bombe aeree guidate, circa 550 droni d'attacco e più di 100 missili di vario tipo contro l'Ucraina": lo scrive su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. (Il Messaggero Veneto)
Lo spettro del lancio di un altro missile sperimentale Oreshnik sull'Ucraina, segnalato in queste ore dall'MI6 britannico, viene accantonato dalla nuova offensiva di Mosca, una delle più imponenti dall'inizio delle ostilità. (il Giornale)
Quasi cento missili e duecento droni: dopo due settimane in cui gli attacchi russi si erano fatti relativamente meno frequenti e pesanti, Mosca ha deciso di tornare a colpire le città dell’Ucraina, con numeri da record. (La Stampa)
Il capo della diplomazia ucraina ha così rinnovato l'appello di Kiev ai suoi alleati occidentali a fornire maggiori risorse di difesa aerea per proteggere le sue città e infrastrutture. E noi dobbiamo privarla dei mezzi per (diffondere) il suo terrore. (Corriere della Sera)