Alcaraz: «Giochiamo troppo, ci uccideranno». Ma Carlos non rinuncia ai milioni dell'esibizione in Arabia

Alcaraz: «Giochiamo troppo, ci uccideranno». Ma Carlos non rinuncia ai milioni dell'esibizione in Arabia
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Corriere della Sera SPORT

Valigia già pronta, volo prenotato da Berlino a Pechino. Il giro del mondo di Carlos Alcaraz continua, ma lo spagnolo lancia l'allarme. «Giochiamo troppo». In Germania, Carlitos ha trascinato l'Europa alla vittoria della Laver Cup, ma tempo di festeggiare non ce n'è, di riposarsi ancora meno. Il viaggio sarà lungo e porterà l'attuale numero 3 del mondo a giocare l'Atp 500 nella capitale cinese e poi il Masters 1000 di Shanghai (Corriere della Sera)

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L'azzurro numero 1 al mondo: "Sono contento di tornare in campo in un torneo" (Diretta)

Non è un momento particolarmente felice, quello di questi giorni, per Jannik Sinner. Se dal punto di vista personale deve affrontare un grave lutto, da quello sportivo l’azzurro ha deciso di prendersi un periodo di riposo post US Open, in attesa di poter tornare, più convinto che mai, in campo nel tour asiatico. (SportItalia.it)

Si ricomincia. Jannik Sinner lo fa da Pechino, nel torneo che lo scorso anno segnò l’inizio di un’ascesa inarrestabile, capace di portarlo dapprima nella Top 3 del ranking mondiale e poi, successo dopo successo, record dopo record, sul trono della classifica ATP. (SportItalia.it)

La polemica di Alcaraz: “Troppi tornei, a volte non sono motivato”

Un anno dopo, nel posto dove tutto è iniziato. Jannik Sinner è arrivato a Pechino, accolto in maniera entusiasta dai fan cinesi, a dodici mesi di distanza da quella svolta che lo ha portato a diventare, oggi, il numero uno del mondo. (La Gazzetta dello Sport)

"Ho visto e ho sentito molti giocatori lamentarsi del programma, anche del calendario". Tra questi non c'è evidentemente Sinner, che martedì ha derubricato la questione: "Il programma è piuttosto lungo. (Eurosport IT)

Il numero uno al mondo, che dopo la vittoria agli US Open era tornato a Sesto Pusteria per fare visita alla zia, morta domenica 22 settembre dopo una lunga malattia, è atterrato in Cina, dove difenderà il titolo del 500 di Pechino conquistato lo scorso anno. (Il Fatto Quotidiano)