Banche, il blitz che cambia gli equilibri

Un'operazione di sistema, ben orchestrata e condotta nel più stretto riserbo. È lo spettacolare blitz con il quale il ministero dell'Economia, guidato da Giancarlo Giorgetti, è riuscito in un colpo solo a raggiungere due obiettivi: 1) costituire un nocciolo duro di investitori italiani a presidio di Mps che rischiava di finire in mani francesi, 2) aprire la strada al Banco Bpm per la costruzione di un nuovo polo bancario di dimensioni europee. (il Giornale)

Se ne è parlato anche su altri media

Il collocamento da parte del Tesoro del 15% del Monte dei Paschi di Siena è il prodromo della nascita del Terzo polo bancario italiano. Ma l’operazione contribuisce anche a ridisegnare gli equilibri della finanza tricolore. (Open)

Con le quote dei Benetton in Mediobanca e in Generali l’investimento supera i 17,3 miliardi (Milano Finanza)

“Con la procedura di collocazione sul mercato di una nuova tranche di azioni di Mps da parte del Mef, registriamo la definitiva accelerazione rispetto all’uscita dello Stato dal capitale della banca – afferma la presidente della Provincia di Siena Agnese Carletti a proposito della procedura accelerata con cui il Mef ha collocato il 15% del capitale azionario di Montepaschi -. (SIENA FREE)

Mps, Salvini: orgoglioso di aver salvato un patrimonio quasi distrutto dalla sinistra

Lo sanno bene la cassaforte Delfin della famiglia Del Vecchio e il gruppo Caltagirone, che hanno rilevato il 3,5% a testa di Mps, sborsando nel complesso 500 milioni e aiutando il governo a costruire un argine azionario italiano a protezione del Monte, a fianco di Banco Bpm (Corriere della Sera)

Pur con azioni formalmente autonome, i nuovi soci detengono una quota in Mps in grado di orientare governance e scelte strategiche. Nella giornata di mercoledì il Tesoro ha collocato il 15 per cento di Monte Paschi Siena, andato a finire nelle mani di una cordata di fatto tra Banco Bpm, Anima, Delfin della famiglia Del Vecchio e Francesco Gaetano Caltagirone. (Il Cittadino)

«La sinistra era quasi riuscita a distruggere un patrimonio enorme come quello di Mps che oggi invece diventa, grazie all’azione dello Stato e a una gestione ordinata, un polo attrattivo per grandi investitori italiani . (Il Sole 24 ORE)