Il ruolo della premier e la rete del Colle: così la partita di Fitto è finita con un successo
Meloni, Mattarella, Fitto: ruota attorno a questo triangolo il successo della missione italiana a Bruxelles. Non a caso — appena ottenuta la fiducia dell’Europarlamento — il vicepresidente esecutivo del governo von der Leyen ha chiamato subito «Giorgia» e il capo dello Stato. Con la prima si è creato negli anni un rapporto strettissimo, con il secondo c’è una storia ereditata dal padre e radicata nel tempo. (Corriere Roma)
Su altre fonti
Ma ora per Giorgia Meloni si apre la questione della sostituzione di un ministro chiave del suo esecutivo (e del suo partito), e dell'affidamento delle deleghe pesanti che gli aveva affidato: la guida del Dipartimento per gli Affari europei, la delega per il Sud e le politiche di coesione e - last but not least - la gestione del Pnrr. (il Giornale)
Costituisce sicuramente una buona notizia il superamento dei veti incrociati che hanno finora bloccato il via libera alle nomine dei componenti della von der Leyen bis a Bruxelles. (La Gazzetta del Mezzogiorno)
Ora sembra che serva un ulteriore passaggio. Ma nascerà la nuova Commissione europea? E quando? (Sky Tg24 )
Non è finita. (Corriere della Sera)
Alla sinistra non piacciono i condoni, ma solo quelli degli altri. Prendete il caso di quel provv... (La Verità)
La carne sul fuoco tra alleati è tanta, tantissima. E in maggioranza la questione non è soltanto questa. (Corriere Roma)