"Il mio super Nicolò, ma non avevamo neppure una piscina dove allenarci..."

Chi trova un allenatore, trova un tesORO. Nella strada verso il titolo olimpico dei 100 rana, Nicolò Martinenghi ha avuto la fortuna di imbattersi in Marco Pedoja, che è stato fondamentale nella sua crescita e dispensatore di preziosi consigli fino a pochi istanti prima della gara. «Mi ha corretto la posizione della testa di un cm, un accorgimento che mi ha fatto vincere. Non ho fatto la gara perfetta, ma ho fatto la gara della vita», spiega Tete con ancora fresche negli occhi le emozioni del suo trionfo. (il Giornale)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Nicolò Martinenghi, dopo la doppietta di bronzo a Tokyo tre anni fa, alla Defense Arena partito timido dalla corsia 7, è andato a prendersi con autorità i 100 rana, una delle gare regine, quella dei “folli” in senso buono, nel solco di una tradizione che in passato ha avuto il volto e le braccia magiche di Domenico Fioravanti. (Il Centro)

La Défense Arena ospita le gare di nuoto ai Giochi di Parigi 2024. In appena 36 giorni l'enorme impianto, in cui si... (La Stampa)

Grazie, per oggi e tutti i giorni. I due stanno insieme da diverso tempo e il loro amore va a gonfie vele. (Sport Mediaset)

Il tecnico di Nicolò Martinenghi senza freni: “Ai cinesi ho urlato dopati, troppe cose non tornano”

Il giovane si è diplomato al liceo scientifico sportivo. Ecco le sue parole del 2023 a VareseNews in merito a questo indirizzo di studi: “Credo che in Italia questo genere di scuola, oggi, sia l’unica che consenta a un ragazzo di studiare con profitto e allo stesso tempo di allenarsi e gareggiare anche in contesti di alto livello. (Tecnica della Scuola)

Così Nicolò Martinenghi, ospite a Casa Italia, il giorno dopo la medaglia d'oro olimpica conquistata nei 100 rana a Parigi 2024. “Non ho fatto la gara perfetta, ho fatto la gara della vita”. (la Repubblica)

Il pensiero è legato al caso dei 23 nuotatori del Paese asiatico di cui hanno parlato e scritto New York Times e l’ARD nelle settimane passate: atleti risultati positivi alla sostanza vietata trimetazidina (TMZ), in occasione di un raduno all’inizio dell’anno solare 2021, circa sette mesi prima dei Giochi di Tokyo. (OA Sport)