“Condanne troppo lievi”, la delusione dei figli e delle attiviste dopo la sentenza Pelicot

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Violenza sulle donne

Delusione, amarezza e anche rabbia. Le reazioni alla sentenza emessa stamattina sul processo sugli stupri di Mazan – con la condanna al massimo della pena per il principale imputato – non sono tardate ad arrivare. Il Tribunale di Avignone ha emesso un verdetto che agli occhi di alcuni sembra essere lontano dalla giustizia. A rendere evidente questa frattura sono state prima di tutto le parole dei figli di Gisèle Pelicot, che non hanno nascosto la loro delusione per le pene inflitte agli imputati, da 3 a 13 anni di carcere: “Pene troppo lievi” hanno dichiarato attraverso un membro della famiglia, chiedendo di rimanere anonimi. (Il Fatto Quotidiano)

Se ne è parlato anche su altri media

Anche la figlia Caroline Darian accusa il padre di essere stata drogata e abusata come la madre che ha subito le molestie per anni da oltre 50 uomini (AGI - Agenzia Italia)

Grazie al coraggio della vittima che ha voluto un processo a porte aperte, rinunciando alla sua privacy, il caso ha provocato un vero terremoto nelle coscienze in Francia. Avignone, 19 dic. (il Dolomiti)

A prescindere dalla sentenza di condanna per Dominique Pelicot e dalla quantificazione della pena, le scelte di Gisèle Pelicot segnano una linea di demarcazione. (Fanpage.it)

Gisèle Pelicot vince la battaglia giudiziaria contro l'ex marito per violenza sessuale

Condannato a 20 anni, il massimo della pena prevista. Dominique Pelicot è stato «dichiarato colpevole» degli stupri aggravati contro l'ex moglie Gisèle Pelicot. (ilmessaggero.it)

Il processo durato oltre tre mesi e che ha sconvolto la Francia e trasformato Gisele Pelicot in un’eroina femminista ha anche portato alla dichiarazione di colpevolezza di altri cinquanta uomini, la maggior parte dei quali ha negato le accuse. (Giornale di Sicilia)

Non ho mai rimpianto questa decisione. Le parole di Gisèle Pelicot, pronunciate ieri all’uscita dall’aula del Palazzo di Giustizia di Avignone, sono colme di sollievo e di consapevolezza di aver vinto una battaglia giudiziaria fuori dal comune. (QUOTIDIANO NAZIONALE)