Addio a Massimo Cotto, la moglie: «Niente lacrime, fiori e abiti neri, ma tacchi». E donazioni a realtà del sociale

«Amore mio, tu spesso mi parlavi di come immaginavi il giorno del tuo funerale. Penso più per gioco o per sdrammatizzare la paura della morte. Ma mi avevi richiesto tre cose ben specifiche: 1. che si piangesse il meno possibile 2. che nessuno indossasse abiti neri 3. che le donne portassero i tacchi. Ecco, sul primo punto ce la metterò tutta ma non posso promettertelo. Sul secondo hai la mia parola. (Corriere della Sera)

Se ne è parlato anche su altri giornali

E nonostante gli sforzi di ricacciare indietro le lacrime, così é stato. Una festa. (Gazzetta D'Asti)

Sui giornali, nel web, dappertutto, in questi giorni molti lo hanno descritto raccontando il talento,, la passione, l’autorevolezza e l’unicità del mio amico. Fra i tanti e commoventi contributi che sono arrivati nel ricordo di Massimo Cotto, quello di Gianluigi Porro, a lungo dirigente del settore Manifestazioni e Cultura del Comune di Asti e oggi presidente della Fondazione Piemonte dal Vivo. (La Nuova Provincia - Asti)

Francesco Renga, è stato per Massimo Cotto un vero amico, tanto da essere suo testimone di nozze nel 2006 quando si sposò con Chiara Buratti. (newsbiella.it)

"E lasciare che il vento spinga indietro i tuoi capelli, la notte è tutta per noi, questa strada a due corsie, ci porterà ovunque vogliamo, abbiamo un’ultima possibilità per avverare i nostri sogni, per scambiare con delle buone ruote le nostre ali. (TargatoCn.it)

Per scrivere un messaggio a Massimo, un accenno di poesia, rievocando un brano musicale, un aneddoto, o semplicemente ringraziarlo, sebbene non si abbia avuto modo di conoscerlo di persona, ma solo di sentirlo in radio che è poi come innamorarsi di una voce. (La Stampa)

La moglie di Massimo Cotto racconta sui social le disposizioni del giornalista, scomparso prematuramente, per il suo funerale: "Confido molto nelle nostre amiche rockettare. (Fanpage.it)