Stellantis, piano da 2 miliardi per salvare gli stabilimenti italiani
Un piano da 2 miliardi per rimettere l‘Italia al centro della produzione di Stellantis. E’ la promessa contenuta nel piano che il gruppo automobilistico ha presentato ieri al tavolo in agenda al ministero delle Imprese, dopo il licenziamento dell’amministratore delegato Carlos Tavares. Il capo dell’Europa, Jean-Philippe Imparato, ha assicurato che tutti gli impianti italiani resteranno in funzione (anche se non si sa con quale capacità produttiva) e che la produzione crescerà nel 2026 sebbene nessuno si sbilanci sull’obiettivo di un milione di auto chiesto dal governo. (Nicola Porro)
La notizia riportata su altri media
Su queste colonne, nel mese di settembre scorso ci soffermammo, non senza soddisfazione, sulla ferma ed inequivocabile posizione del ministro dello Sviluppo Economico e del Made in Italy, Adolfo Urso, nei confronti del Gruppo Automobilistico (ex Fiat) Stellantis, che ritardava senza motivo l’inizio dei lavori, già concordati con il governo italiano un anno prima, per la riconversione industriale dello stabilimento ex Fiat di Termoli (in Molise) ove doveva nascere il più grande stabilimento italiano del cosiddetto progetto “Cigafqctory”. (ROMA on line)
“Un messaggio forte e chiaro che questa sera arriverà nelle case attraverso un video che coniuga orgoglio, eccellenza e bellezza, tratti distintivi del Belpaese”, si legge in una nota diffusa da Stellantis (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Tuttavia sono già note molte indiscrezioni che non solo fissano in un possibile utilizzo di tale piattaforma per una nuova generazione di compatte prima destinate alla STLA Medium, come le nuove Peugeot 308 e Opel Astra ovvero probabilmente anche la prossima Lancia Delta, ma parlano anche di ritardi presso lo stabilimento spagnolo di Vigo secondo un margine fissato in circa due anni. (ClubAlfa.it)
«Si chiude un 2024 del tutto negativo allo stabilimento Stellantis di Termoli» TERMOLI. Un brindisi augurale con retrogusto amaro, quello che ieri mattina ha visto riuniti i componenti del direttivo Fim-Cisl di Termoli. (Termoli Online)
Il triste precedente di "Fabbrica Italia" (Il Fatto Quotidiano)
Mentre il settore automotive affronta sfide epocali, FIAT, Alfa Romeo, Lancia e Maserati rispondono con una visione positiva e ambiziosa, confermando l’Italia come cuore pulsante della propria produzione. (Stellantis)