Funerali di Gianni Cavina, l'invettiva di Pupi Avati: "Odio questa città"

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Un addio amaro a Gianni Cavina, l'attore scomparso venerdì scorso.

Al Sacro Cuore, la chiesa dei Salesiani in Bolognina, a due passi dalla sua casa bolognese, ieri pomeriggio erano presenti la famiglia, la compagna Giovanna Galota con il figlio dell'attore Fabrice, gli amici intimi tra cui Pupi e Antonio Avati: una cinquantina di persone in tutto, poche, e nessun rappresentante delle istituzioni

(La Repubblica)

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Così il sindaco Matteo Lepore, dopo lo sfogo del regista ai funerali dell’attore Gianni Cavina. Cavina, commenta ancora Avati, "meritava ben altra attenzione, per quello che ha fatto sempre pensando alla nostra città (il Resto del Carlino)

Le autorità, le istituzioni avrebbero dovuto tenerne conto, coglierne l’importanza e quindi esserci. Nel riserbo di una chiesa del Sacro Cuore stretta tra il dolore degli affetti più intimi, è stato salutato ieri pomeriggio Gianni Cavina, morto sabato a 81 anni dopo una lunga malattia. (il Resto del Carlino)

Attore dai mille volti, Cavina debutta al cinema nel 1968 con Flashback, di Raffaele Andreassi, poi alcuni ruoli da comprimario anche nella commedia sexy all'italiana, fino all'incontro con Avati che gli cambia la carriera. (Il Sole 24 ORE)

Spiccava l'assenza dei rappresentanti delle istituzioni cittadine, anche se Cavina era stato ricordato in consiglio comunale, secondo un altro articolo, dal consigliere comunale del PD Maurizio Gaigher. (ComingSoon.it)

Neanche un post sui social, Gianni Cavina: ciascuno ha il suo stile. Mi sono imbattuta, a un certo punto, nel discorso di Pupi Avati ai funerali di Gianni Cavina, attore. (Invece Concita)

Il regista Pupi Avati davanti al feretro. Ieri, l’ultimo saluto aGianni Cavina nella Chiesa del Sacro Cuore, nella sua Bolognina, vicino a casa. «Sicuramente per noi Cavina- aggiunge il sindaco- rappresenta una delle personalità del mondo della cultura più importanti degli ultimi decenni (Corriere)