I titoli del giorno a Piazza Affari: bene Eni e lusso, ancora giù Stm

A Piazza Affari attenzione rivolta soprattutto alle trimestrali, con il Ftse Mib poco mosso. Due colossi come Enel ed Eni hanno annunciato i risultati, mentre Stm e Stellantis continuano a soffrire, dopo essere sprofondate ieri in scia ai conti. Ben intonato il comparto del lusso, con acquisti su Moncler e Brunello Cucinelli. Se vuoi aggiornamenti su Notizie Italia inserisci la tua email nel box qui sotto: Iscriviti Compilando il presente form acconsento a ricevere le informazioni relative ai servizi di cui alla presente pagina ai sensi dell'informativa sulla privacy. (Borse.it)

Su altre fonti

In particolare, nel secondo trimestre il gruppo ha registrato un utile operativo proforma adjusted di 4,1 miliardi (-3% anno su anno), contro i 3,77 miliardi previsti dal consenso, e un utile netto adjusted di 1,5 miliardi, in calo del 21% rispetto al secondo trimestre 2023, ma superiore alle stime (1,42 miliardi). (il Giornale)

I risultati migliori delle previsioni e la revisione al rialzo della guidance di redditività spingono il titolo Eni , che a Piazza Affari registra la migliore prestazione del FTSE MIB con un rialzo vicino ai tre punti. (Il Sole 24 ORE)

Così l'ad di Eni Claudio Descalzi commenta i risultati del gruppo. Rispetto ai chiari obiettivi di sviluppo delle nostre linee di business che presentano vantaggi competitivi: la produzione di idrocarburi, la bioraffinazione e la capacità di generazione rinnovabile, abbiamo conseguito in ciascuno una rilevante crescita. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Eni: utile operativo a 4,1 miliardi, accelerano produzione (+6%) e buyback. L'Ad Descalzi: "Risultati oltre le attese". E il titolo corre

Il dato è in calo del 21% rispetto allo stesso periodo del 2023, che ancora beneficiava della coda della crisi energetica, ma supera le previsioni degli analisti. Nel secondo trimestre il gruppo energetico ha registrato un utile netto di 1,5 miliardi. (Corriere della Sera)

Valutazioni positive per i risultati più alti del consenso, per il possibile incremento del buyback a 2,1 miliardi di euro e per la riduzione del leverage grazie agli incassi dalle dismissioni. Elementi di rischio restano i prezzi dell’energia più bassi del previsto e le turbolenze in alcuni Paesi chiave. (Milano Finanza)

Forte crescita della produzione e miglioramento del portafoglio E&P. Eni rivede al rialzo la guidance su alcuni target e annuncia un’accelerazione del buyback. Dividendo +6% (FIRSTonline)