“Sinner, campione che non sa stare al mondo. Il Quirinale non è Sanremo”: l’attacco di Dagospia a Jannik dopo l’Australian Open. Ma chi ha ragione?

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MOW SPORT

Jannik Sinner, fresco vincitore del suo terzo Slam agli Australian Open, è al centro di una polemica che va oltre il tennis. A scatenare il dibattito è stata la sua risposta a una domanda sull’invito della Presidenza della Repubblica (rappresentata da Sergio Mattarella) al Quirinale per celebrare i successi del tennis azzurro del 2024. "Non lo so ancora, devo decidere", ha dichiarato Sinner, mentre posava con il trofeo all’Albert Park Lane di Melbourne (MOW)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Ma tutto qui. Credo che siamo anche persone molto brave in ciò che facciamo, quindi siamo automaticamente anche un'ispirazione per i più giovani. (Eurosport IT)

L'artista infatti è noto per perdere ogni puntata e quindi una montagna di dollari. Ma la fortuna non gli sorride quasi mai. (Liberoquotidiano.it)

Quanto al primo, registrato nel 2021, la Nike arriverà quasi sicuramente a creare una linea dedicata, sulla scia di quanto fece con Micheal Jordan e poi con tanti altri fenomeni NBA (e non solo). Non bisogna poi dimenticare altre due potenziali (e importanti) fonti di introiti: il logo personale e i social. (Eurosport IT)

Sinner, angelo fuori dal campo e diavolo dentro: come ha festeggiato

Si tratta del terzo slam vinto in carriera e il secondo di fila in Australia. Siamo stati due settimane sotto tantissime persone, è stato bello chiudere solo con noi": Jannik Sinner ha confessato di aver festeggiato così la vittoria degli Australian Open dopo la finale con il tedesco Alexander Zverev. (Liberoquotidiano.it)

Ormai gli avversari la buttano sull’ironia. È pure un attestato di stima e rispetto, se non amicizia. (Tuttosport)

Ma Sinner, davvero, può puntare al Slam? Il giorno dopo il trionfo di Melbourne si corre già avanti, immaginando un dominio che solo la sentenza del Tas di Losanna potrebbe spezzare. Difficile dirlo ora, in realtà, ci sono troppe variabili nella carriera di un tennista. (il Giornale)