Pensione in deroga con 15 anni di contributi: quando e come spetta

Per un approfondimento del tema consiglio la lettura dell’articolo: In pensione con 15 anni di contributi: quali alternative con pensioni quindicenni. Le 3 deroghe, contenute nella Legge Amato, prevedono la possibilità di accesso alla pensione di vecchiaia con soli 15 anni di contributi in determinati casi e quando il lavoratore possiede specifici requisiti.

In alcuni casi, anche se non si raggiungono i 20 anni di contributi minimi richiesti per l’accesso, si acquisisce comunque il diritto alla pensione di vecchiaia grazie alle pensioni in deroga che richiedono soltanto 15 anni di contributi. (Notizieora.it)

La notizia riportata su altri giornali

Anche se non ha ricevuto la somma spettante con il cedolino di luglio, però, non è il caso di preoccuparsi. Sono moltissimi i pensionati che ci stanno scrivendo in relazione alla quattordicesima pensione non ricevuta con il cedolino di luglio, come negli anni precedenti. (Money.it)

Brambilla smentisce poi la notizia diffusasi ieri, secondo cui nel nostro Paese i pensionati avrebbero sorpassato come numero i lavoratori attivi. Altrimenti si deve pazientemente attendere il compimento dei 67 anni di età in presenza di almeno 20 anni di contribuzione. (Tiscali.it)

A maggio ha presentato all'Inps di Roma la richiesta di indennità di accompagnamento e riconoscimento Legge 104. Ad oggi però non è ancora pervenuto alcun riscontro da parte dell'Inps". (VicenzaToday)

Cosa accadrà dopo Quota 100. Quota 100 terminerà alla fine del 2021, “non c’è alcuna intenzione di confermarla”, ha ribadito il sottosegretario all’Economia Pier Paolo Baretta aggiungendo che al suo posto verranno messi in campo interventi sostitutivi “all’insegna della massima flessibilità di scelta del lavoratore”. (The Italian Times)

Per la sottosegretaria dunque Quota 100 "ha dato risposte ad alcuni problemi", ma non a quello del lavoro. Secondo Guerra, "ben un terzo di chi ha fatto domanda per Quota 100 erano persone con un reddito da zero a 13mila euro e di questo un terzo più del 50% aveva reddito zero cioè disoccupati". (Today)

Se tale metodo fosse confermato anche per agosto 2020, i pagamenti degli assegni in contanti potrebbero iniziare a essere eseguiti a partire dal prossimo 27 luglio. Resta invece ancora da capire cosa succederà in merito a coloro che finora hanno deciso di procedere al ritiro del proprio assegno in contanti. (Fidelity News)