"Per tre anni parroco a Iskenderun Ora la chiesa è stata rasa al suolo"

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il Resto del Carlino ESTERI

"Sono stato per 30 anni in Turchia ed è un luogo che mi è entrato dentro. Che Dio li aiuti. Guarda com’è stata ridotta Iskenderun, la zona dov’ero io prima di venire a Cento". E’ la voce di Padre Gregorio Simonelli, un frate cappuccino missionario che dal 2015, tornato dalla Turchia, è al Santuario della Madonna della Rocca di Cento. "In Turchia torno però tutti gli anni ad agosto. Anche ora che ci sono solo macerie – dice il frate 87enne originario di Massa Carrara che col cellulare mostra le foto di luoghi che ben conosceva – gli ultimi 3 anni ero parroco a Iskenderun, in una chiesa del 1800 che veniva chiamata cattedrale. (il Resto del Carlino)

Ne parlano anche altri giornali

Tweet di Francesco per il sisma che ha devastato Turchia e Siria. Il Pontefice chiede un sostegno congiunto per feriti, familiari e soccorritori. (Valledaostaglocal.it)

In quest’oscurità la Caritas di Bergamo, in raccordo con quella italiana, porta la sua impronta di luce. C’è una mano tesa. (L'Eco di Bergamo)

Mappe preziose per supportare i soccorsi realizzate con le immagini raccolte da un'ampia gamma di satelliti europei, come i Sentinel del programma Copernicus, processate e analizzate dai tecnici di e-Geos, la società italiana che coordina servizio europeo Copernicus Rapid Mapping. (ilmessaggero.it)

Il sacerdote viveva nel Paese, in guerra dal 2011. Aveva perso un occhio in uno degli attacchi ad Aleppo, ma continuava a servire la popolazione Questa catastrofe ci porta a pregare per i defunti e per quanti soffrono nel corpo e nell’anima. (Aleteia)

Quel che più conta ora è aiutare concretamente le persone, e sono milioni, coinvolte in una tragedia che in un momento ha stravolto la loro vita. Pertanto, domenica prossima 12 febbraio, VI domenica del tempo ordinario, in tutte le parrocchie e comunità della diocesi, nelle celebrazioni eucaristiche, verranno raccolte offerte per le popolazioni colpite, in particolare per quelle della martoriata Siria». (ilgazzettino.it)

Nella zona in cui operiamo, grazie a Dio, non ci sono vittime. "A Iskenderun la Cattedrale è crollata, l’Episcopio e tutti gli altri edifici della Curia vescovile non sono agibili. (LA NAZIONE)