Anche Google rilascia un modello AI Gemini che ragiona
Pubblicità Il primo modello di intelligenza artificiale a sfiorare le capacità umane di ragionamento più profondo per risolvere problemi complessi è stato o1 di OpenAI introdotto a settembre: ora Google colma il divario con Gemini 2.0 Flash Thinking Experimental, il primo di Big G che ragiona. Nelle parole di Google: La modalità di pensiero di Gemini 2.0 Flash è un modello sperimentale addestrato per generare il “processo di pensiero” che il modello segue nell’ambito della sua risposta. (macitynet.it)
La notizia riportata su altri giornali
La novità appena introdotta da Google estende le capacità di Gemini su smartphone, e tornerà comoda soprattutto a coloro che si affidano all'assistente per gestire le comunicazioni. (SmartWorld)
L’esclusiva è di TechCrunch, che ha visionato le vecchie linee guida consegnate da Google ai propri contractor incaricati di validare le risposte fornite da Gemini, l’Intelligenza artificiale della Big Tech. (StartupItalia)
Le novità nella versione Beta di Google App con Gemini 2.0 L’aggiornamento alla versione 15.50 dell’app introduce una nuova opzione che permette di selezionare il modello AI in uso. (IlSoftware.it)
Google ha introdotto una nuova funzionalità per Gemini in Google Drive, permettendo agli utenti di ottenere un riepilogo dei contenuti di una cartella direttamente nell'interfaccia web. Questa innovazione si aggiunge alla crescente lista di strumenti che Gemini offre per migliorare la produttività, integrandosi perfettamente con le app di Google Workspace come Docs e Sheets. (Multiplayer.it)
La pubblicazione del modello (avvenuta un po’ in sordina e rivelata con un post su X da Logan Kilpatrick, a capo di Google AI Studio) per adesso è circoscritta a Google AI Studio, alle API Gemini sulla stessa piattaforma e a Vertex AI. (DDay.it)
Stiamo parlando di un vero e proprio assistente AI, a cui l’utente può fornire istruzioni complesse che lo stesso applica utilizzando il browser appena citato. Project Mariner sarà utilizzabile attraverso prompt in linguaggio naturale, come avviene con la pressoché totalità di chatbot in circolazione. (IlSoftware.it)