Disturbi dell’alimentazione: 132 i centri di cura e 48 le associazioni che offrono servizi e supporto

Sono 180 le strutture sul territorio nazionale, tra centri di cura e associazioni, che si occupano di disturbi della nutrizione e dell’alimentazione (Dna). La Regione che registra il maggior numero di servizi dedicati è l’Emilia Romagna (23, di cui 10 centri Ssn, 4 afferenti al privato accreditato, 9 associazioni), seguita dal Piemonte (20, di cui 12 centri Ssn, 4 del privato accreditato e 4 associazioni). (Sanità24)

La notizia riportata su altri giornali

Come? Attraverso un nuovo intervento per gli … Anoressia e bulimia, curare gli adolescenti, ma non solo loro. (La Repubblica)

Si stima che solo in Italia tre milioni di persone, più spesso nella fascia di età compresa tra i 12 e i 25 anni, soffrono di un disturbo della nutrizione e dell’alimentazione (DNA), come anoressia, bulimia, ortoressia, vigoressia, alla drunkoressia (l’evitamento del cibo ma non dell’alcol) o binge eating. (la Repubblica)

Quale quadro emerge dalla mappa aggiornata dei Centri dedicati ai disturbi alimentari in Italia, presentata ieri a Roma (ne abbiamo parlato , ndr)?«Possiamo dire che manca tutto — commenta Stefano Erzegovesi, psichiatra, nutrizionista, esperto in nutrizione preventiva e disturbi alimentari —: ambulatori multidisciplinari, servizi diurni (tipo day hospital), posti letto per ricoveri e strutture residenziali di tipo comunitario, cioè tutti i quattro livelli di assistenza necessari». (Corriere della Sera)

I miei anni con i disturbi alimentari, la storia di Viola: «Il cibo era la mia ossessione, contavo sempre le calorie»

Carla Coccia, alla guida dell’associazione, commenta così la situazione nel sud delle Marche. Sempre più giovani, sempre più patologie, sempre meno supporto da parte dello Stato. (il Resto del Carlino)

DISTURBI ALIMENTARI, STASERA L’INCONTRO DELL’ASSOCIAZIONE “CRESCERE” (Certa stampa)

Se il polso si riesce a stringere tra due dita, va bene. A qualcuno potrà sembrare un’esagerazione: mangiale due cose, su, non fare così, dicono i più. (Il Messaggero Veneto)