Manfredi a Pd e governatore: la Campania non fa storia a sé

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Morti sul lavoro

Sebbene non abbia la tessera del Pd, e non intenda essere il «nome» su cui la segretaria dem, Elly Schlein, punti come alternativa a De Luca, Gaetano Manfredi è dell’idea che, comunque, la Campania «non può avere vita a sé»; e che del futuro della Regione occorra parlarne con i livelli nazionali dei partiti «e avere un progetto». Insomma, secondo il sindaco di Napoli, che dallo scontro Schlein-Pd-De Luca vuole rimanerne fuori il più possibile, non può esserci una dicotomia tra ciò che dice il partito nazionale e quello che fa il Pd localmente. (Corriere della Sera)

Su altri media

È l’appello che arriva da Forza Italia agli alleati per iniziare a lavorare alle prossime elezioni regionali. La vicenda terzo mandato ha riaperto le riflessioni anche all’interno del centrodestra. (ilmattino.it)

Il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca ha incassato il sì del Consiglio regionale alla proposta di legge che apre la strada a una sua ricandidatura per un terzo mandato consecutivo. Il governatore ha anche mostrato un piccolo corno portafortuna che aveva con sé, durante l'intervento di Tommaso Pellegrino di Italia Viva. (La Stampa)

Altro che «morto che parla», come dallo stato maggiore del Pd romano in queste ore provano a bollare (politicamente) Vincenzo De Luca. Restando alla smorfia napoletana, la giornata di ieri per il vulcanico governatore della Campania somiglia più al «20, la festa». (ilmessaggero.it)

Massimiliano Manfredi: «Contro Gaetano? Adesso basta veleni, io e mio fratello abbiamo idee diverse»

Il coordinatore regionale di Forza Italia, Fulvio Martusciello, non a caso i… (La Repubblica)

ROMA. Tutto quello che vedete, laggiù nel Consiglio regionale campano, anche se si chiama Pd si legge Vincenzo De Luca. (La Stampa)

Ma anche perché a causa sua, dice l’azzurro Fulvio Martusciello, Forza Italia ha deciso di ritirare il sostegno alla candidatura del fratello Gaetano, sindaco di Napoli, alla presidenza dell’Anci. E non solo perché fa parte del gruppo dem che ha votato per il terzo mandato deluchiano, di fatto andando contro la linea del partito. (Corriere della Sera)