Assad torna, i raid dei russi: danni al collegio francescano

Da quando i ribelli siriani hanno lanciato l'offensiva a sorpresa contro Assad mercoledì scorso, almeno 412 persone sarebbero state uccise (48 i civili). La tv di stato di Damasco risponde spiegando che le forze governative hanno trucidato oltre mille insorti, senza fornire prove o dettagli. Siamo già alla guerra di numeri, tutti da verificare, prima ancora di quella che si sta consumando sul campo, scoppiata per varie motivazioni che partono dalla Siria e raggiungono persino Kiev e Washington (il Giornale)

Su altri media

Al Collegio Francescano di Aleppo, uno dei punti focali degli scontri tra le forze pro-Assad e i ribelli jihadisti appoggiati dalla Turchia, comincia a scarseggiare un po' tutto da quando la situazione nella Siria del Nord è precipitata facendo evocare di nuovo scenari di guerra civile, proprio come cinque anni fa. (ilmessaggero.it)

Il ministro degli Esteri iraniano: “Sono terroristi comandati dagli Usa” Morto in un attacco russo Abu Muhammad al-Jolani, leader del gruppo sunnita Hts che guida la rivolta. (Il Fatto Quotidiano)

Il complesso francescano del Terra Santa College di Aleppo è stato colpito d’improvviso, domenica pomeriggio, «ma grazie a Dio non ci sono state vittime né feriti», racconta il parroco latino e superiore dei francescani rimasti ad Aleppo, la sua città, dove è nato e cresciuto. (Corriere della Sera)

Aleppo, missili sul Collegio francescano. “Ci hanno colpito duramente, ma non chiuderemo le chiese”

Domenica di sangue in Siria dove il riaccendersi del conflitto fra ribelli e forze governative ha provocato ieri oltre 60 vittime fra i civili. Caduti prevalentemente nel corso dei raid missilistici russi che, lo conferma il Sohr, Osservatorio… (la Repubblica)

Il ministero della Difesa siriano, intanto, ha annunciato che l'esercito lancerà presto un contrattacco. (ilmattino.it)

Ma grazie a Dio il raid al Terra Sancta College dei Francescani di Aleppo non ha provocato morti né feriti». Padre Bahajat racconta a La Stampa – con tono concitato e ancora agitato – degli squarci nell’edificio e degli ingenti danni strutturali, che «lasciano segni tangibili di un conflitto che sembra non volere finire». (La Stampa)