Tony Effe via dal Capodanno a Roma, la nota degli organizzatori
Per mezzo di una nota congiunta diffusa nel tardo pomeriggio di oggi, martedì 17 dicembre, Vivo Concerti e Friends&Partner, organizzatori del concerto di Capodanno offerto dal Comune capitolino ai cittadini, hanno espresso "stupore e dispiacere” per la scelta - da parte delle autorità cittadine, dopo un’accesa polemica deflagrata lo scorso fine settimana - di escludere Tony Effe dal cast dell’evento. (Rockol)
Ne parlano anche altre fonti
Il terzo — e forse ultimo — giorno del romanzo di Capodanno è quello delle scuse. Quelle espresse ieri dal sindaco Roberto Gualtieri alla città e a Tony Effe, scaricato dopo essere stato invitato a salire sul palco del Circo Massimo per il concertone di Capodanno. (Repubblica Roma)
Il capogruppo di Forza Italia al Senato è intervenuto ai microfoni de La Zanzara alla luce dello stop da parte del sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, all'ospitata dell'ex Dark Polo Gang per il Capodanno capitolino: "Nessuna censura, ma Tony Effe è una scelta divisiva". (Fanpage.it)
Per Laura Boldrini «la logica del Comune di Roma vale anche per Sanremo» Un errore non aver compiuto prima questa valutazione, ci scusiamo con Tony Effe». (Rolling Stone Italia)
di Capital Web Il rapper romano Tony Effe è stato escluso dal Concerto di Capodanno 2025 a Roma organizzato dal Comune, che si terrà al Circo Massimo. La decisione è stata presa a causa delle polemiche riguardanti i testi delle sue canzoni, considerati sessisti e misogini. (Radio Capital)
Come Tony Effe invece fa tutto un altro effetto, molto più cool, una sigla che gli ha aperto le porte del successo. Catene e anelli a pioggia. (Corriere della Sera)
Questo un estratto della nota congiunta che, nel pomeriggio di oggi, martedì 17 dicembre, è stata inviata da parte di Vivo Concerti srl, Friends&Partners spa, Pegaso management e che riguarda il cantante - che loro preferiscono definire artista - escluso dal concerto di Capodanno a Roma a causa della polemica montata per i suoi testi definiti "misogini" da buona parte della politica capitolina e da alcune associazioni. (Today.it)