Basilicata: in diminuzione i Medici di Medicina Generale. Ecco i dati

I Medici di Medicina Generale diminuiscono in quasi tutte le regioni italiane, rendendo sempre più difficile l’erogazione delle cure primarie sul territorio. Ma alcune aree presentano problemi specifici, che non possono prescindere da una riorganizzazione della struttura territoriale della salute che non si basi esclusivamente sugli ospedali come luoghi di cura, ma sull’assistenza diffusa, considerando le peculiarità del territorio, come nei casi di Puglia e Basilicata, analizzate nel Congresso interregionale dalla Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie (SIMG), che si tiene il 4-5 ottobre a Bisceglie (Potenza News )

La notizia riportata su altre testate

Il congresso affronta una vasta gamma di temi cruciali perla medicina generale, tra cui la presa in carico dei pazienti con malattiecroniche, la prevenzione, l’appropriatezza prescrittiva, l’aderenzaterapeutica e le nuove sfide che i medici di famiglia devono affrontare. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Insomma, il problema delle liste di attesa non solo non è stato risolto ma è persino peggiorato. (L'Unione Sarda.it)

risorse aggiuntive dedicate all'assistenza territoriale. "In saremo pronti a dichiarare lo sciopero", conclude il segretario (Tuttosport)

Liste d’attesa infinite in Sardegna: un anno per la gastroscopia, due per una risonanza al Brotzu

Scotti: La pazienza dei medici di famiglia sta finendo, siamo pronti allo stato di agitazione e allo sciopero "Servono soluzioni concrete per dare risposte alle sofferenze della categoria quali desertificazione sanitaria, riduzione del numero di medici di famiglia da 43mila a 37mila" (- DottNet)

La riduzione e la graduale scomparsa dei medici di medicina generale dai territori, senza adeguate contromisure, è “una strage di stato”. Lo dice senza mezzi termini il segretario della Fimmg, Silvestro Scotti, nel corso del suo intervento all’82esimo congresso del Federazione italiana dei medici di medicina generale, in corso a Cagliari. (altovicentinonline.it)

Alla base della decisione del Consiglio nazionale Fimmg, l’inaccettabile ritardo sulla definizione dell’atto di indirizzo, indispensabile per arrivare poi alla firma dell'Accordo collettivo nazionale (ACN) 2022 – 2024, ma anche l’assenza di risorse aggiuntive per il raggiungimento di obiettivi di politica sanitaria in riferimento ad un’assistenza di prossimità. (Quotidiano Sanità)