Francia, pressing su Macron: "Eviti summit Nato, sua assenza favorirà la sinistra"

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Il presidente francese Emmanuel Macron ha incontrato ''in segreto'' all'Eliseo il presidente del Senato Gérard Larcher. Lo scrive Le Figaro parlando dei negoziati in corso in vista della formazione del nuovo governo dopo le elezioni. Larcher proviene dal partito dei Repubblicani e si è espresso sempre contro l'alleanza con il Rassemblement National di Marine Le Pen e Jordan Bardella. Solo ieri Larcher aveva accusato Macron di aver "fatto precipitare (la Francia, ndr) in un'instabilità politica gravemente dannosa" esprimendo sul social X il suo "sentimento di amarezza" all'indomani dei risultati del secondo turno delle elezioni legislative. (Adnkronos)

Ne parlano anche altre fonti

Gilles Gressani, direttore della rivista francese ed europea ’Grand Continent’, che accadrà tra Parlamento ed Eliseo dopo il risultato delle legislative? "Il primo passaggio chiave sarà il 18 luglio, quando si riunirà l’Assemblea nazionale per votare la presidenza. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

La prima parte della sua strategia, fatta di accordi sottobanco e desistenze varie studiate ad hoc in chiave anti Le Pen lo ha premiato. Se infatti in sede elettorale i voti di France Insoumise (prima forza del fronte popolare per numero di seggi) sono risultati fondamentali per avere la meglio sui lepenisti, una volta incassata la vittoria e con un esecutivo il più europeista possibile da dover formare, l’inquilino dell’Eliseo punta a relegare ai margini la sinistra più radicale. (Nicola Porro)

"Se l'estrema destra è arrivata prima al primo turno con quasi 11 milioni di voti, avete chiaramente rifiutato di farla entrare nel governo", ha sottolineato Macron. Lo ha scritto lui stesso in una lettera aperta ai francesi. (Adnkronos)

Francia, l’ex premier Philippe: “Coalizione con la destra gollista avremmo più voti delle sinistre”

In una lettera pubblicata sui quotidiani francesi mercoledì, il presidente della Repubblica ha sostenuto che «nessuno ha vinto» le elezioni, malgrado la maggioranza relativa conquistata dal Nfp al quale spetterebbe per «prassi repubblicana» l’ardua fatica di formare un governo in un parlamento mai così diviso. (il manifesto)

I laburisti di Starmer con il 33,8% dei voti hanno conquistato la maggioranza assoluta di seggi a Westminster: 412 su 650. Alzi la mano chi ha ancora il coraggio di sostenere che i sistemi elettorali sono solo tecnicalità da lasciare agli esperti. (Corriere della Sera)

All’indomani dello scioglimento dell’Assemblea nazionale, un mese fa, Édouard Philippe aveva pronunciato parole lapidarie: «Il presidente ha ucciso la maggioranza presidenziale». Laureato a Sciences Po e all’Ena, … (La Stampa)