Confindustria: attività stabile per maggioranza imprese, in peggioramento attese su costi di produzione

A giugno produzione stabile sui livelli del mese precedente per oltre la metà delle imprese: il 53,9% del campione delle grandi aziende industriali associate a Confindustria ritiene, infatti, che la produzione rimarrà invariata, dal 48,8% della rilevazione di maggio. Tuttavia, aumenta anche il rischio percepito di arretramento: la percentuale di imprese che si aspettano una contrazione della produzione sale al 12,7% dal 6,2%, mentre la quota di quelle che si aspettano un miglioramento passa dal 45,0% di maggio al 33,4%. (LA STAMPA Finanza)

Ne parlano anche altri giornali

Imprese: CsC, attivita' stabile a giugno, ma aumenta pessimismo (Il Sole 24 ORE)

A maggio si è avuto un moderato calo di RTT anche nell’industria, -0,4%, dopo il buon dato di aprile. (LA STAMPA Finanza)

TORINO — L’orizzonte delle grandi imprese italiane è sempre più grigio. Lo dice il Centro Studi di Confindustria. Anche se la produzione rimarrà stabile a giugno secondo le indicazioni dell’associazione di Viale dell’Astronomia, aumenta il rischio percepito di un peggioramento: la percentuale di imprese che si aspettano una contrazione della produzione sale al 12,7% dal 6,2%. (la Repubblica)

Economia manufatturiera in frenata secondo il CSC e Bankitalia

A giugno produzione stabile sui livelli del mese precedente per oltre la metà delle imprese: il 53,9% del campione delle grandi aziende industriali associate a Confindustria ritiene, infatti, che la produzione rimarrà invariata, dal 48,8% della rilevazione di maggio Tuttavia, aumenta anche il rischio percepito di arretramento: la percentuale di imprese che si aspettano una contrazione della produzione sale al 12,7% dal 6,2%, mentre la quota di quelle che si aspettano un miglioramento passa dal 45,0% di maggio al 33,4%. (Il Diario del Lavoro)

Economia Industria, produzione stabile a giugno. Ma cresce il pessimismo (VeneziePost)

Il centro studi Confindustria vede la produzione industriale stabile ma con aspettative in peggioramento. Per la Banca d’Italia frenata per investimenti, prezzi vendita e occupazione. La seconda metà del 2024 è all’insegna del rallentamento per l’economia manufatturiera italiana, con il Centro studi Confindustria e la Banca d’Italia allineate sulla perdita di colpi del ritmo di crescita nazionale. (Il NordEst Quotidiano)