Kid Yugi, l'anomalia del rap che cita Shakespeare e i morti dell'Ilva

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Il rap italiano, specialmente nella sua nuova declinazione trap, ci ha abituato a non aspettarci molto dai testi, non solo per la pochezza dei temi ma anche per la povertà del linguaggio. E così, oltre al cedimento verso i cliché tipici del genere, tra pose violente e retorica della ricchezza e del successo, anche l’attenzione alle rime si è andata dissolvendo. Qualcosa però negli ultimi anni è cambiato, un’inversione di tendenza che ricollega il rap agli esempi di cura dei testi più luminosi del passato, e per nominarne soltanto due basta pensare agli album di Frankie hi-nrg mc e di Caparezza. (la Repubblica)

La notizia riportata su altri media

Nel disco, per un totale di 14 tracce, da Anticristo a Lucifero, passando per Denaro, Ilva e tutte le altre in scaletta, anche i featuring con Geolier, Tedua, Ernia, Tony Boy, Artie 5ive, Papa V, Noyz Narcos e Simba La Rue. (La Gazzetta di Mantova)

Chi è Kid Yugi? Se lo stanno chiedendo in molti in queste ore in cui la musica del rapper sta letteralmente volando su Spotify tra playlist e streams in forte ascesa. Dal 2022, anno del suo esordio ufficiale sulla scena discografica, l’artista ha saputo costruirsi un percorso diretto verso il successo, fatto di collaborazioni e di relazioni contrastanti che riempiono i rotocalchi del gossip. (Tag24)

"I nomi del Diavolo" (Emi Records Italy / Universal Music Italia) è il tiolo del "concept album" del rapper rivelazione del 2023. Domani, venerdì 1 marzo, uscirà il nuovo album del rapper massafrese Kid Yugi (ViVi)