Lavoro, la maggioranza trova l’accordo sulle gabbie salariali: ecco come funzionano

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Il Sole 24 ORE INTERNO

Prima era un cavallo di battaglia solo della Lega . Ora tutta la maggioranza sembra d’accordo: le retribuzioni dei dipendenti pubblici e privati dovranno essere adeguate al luogo in cui vivono. Questo non vuole dire toccare gli stipendi di base ma lavorare sulle voci, una sorta di modularità che si può tradurre giornalisticamente in “gabbie salariali”, anche se dai partiti di maggioranza si tiene ben a distanza questo concetto netto. (Il Sole 24 ORE)

La notizia riportata su altri media

Inizia così la nota del segretario generale Fiom Cgil Toscana, Massimo Braccini. “L’ordine del giorno presentato dalla Lega in questi giorni alla Camera dei deputati riguardo le retribuzioni del pubblico impiego, riguarda tutto il mondo del lavoro. (LuccaInDiretta)

Prima considerato un cavallo di battaglia esclusivo della Lega, l'opinione sulla questione sembra ora condivisa dalla maggioranza: le retribuzioni dei dipendenti pubblici e privati dovrebbero essere adeguate al contesto geografico in cui risiedono. (QuiFinanza)

I sindacati hanno espresso il proprio dissenso, sostenendo che il Paese non deve essere diviso, ma che occorre lavorare per arrivare ad un incremento delle retribuzioni per tutti i lavoratori della scuola. (Scuolainforma)

“La questione della retribuzione degli insegnanti ritengo sia un tema di carattere nazionale che attiene al contratto collettivo nazionale che deve avere un ruolo primario in termini di riconoscimento salariale. (Tecnica della Scuola)

Sta suscitando un acceso dibattito il provvedimento della Lega, con parere favorevole del Governo, che prevede la differenziazione degli stipendi degli insegnanti sulla base del luogo di servizio e del diverso costo della vita nelle diverse regioni da Nord a Sud. (Oggi Scuola)

Quasi tutti i giornali hanno ripreso l’ordine del giorno varato dal Governo con cui si vogliono rinverdire le gabbie salariali. (Tecnica della Scuola)