Migranti, la denuncia del Consiglio d’Europa: «Maltrattamenti nei Cpr italiani»

Nei centri di permanenza per i rimpatri in Italia i migranti sono «maltrattati e sedati con psicofarmaci». È quanto denuncia il Consiglio d'Europa in un rapporto redatto dopo la visita condotta tra il 2 e il 12 aprile in 4 dei 9 centri operativi in Italia, collocati rispettivamente a Milano, Gradisca, Potenza e Roma. L'organo anti-tortura del Consiglio d'Europa, il Cpt, afferma di «aver riscontrato diversi casi di presunti maltrattamenti fisici e uso eccessivo della forza da parte di agenti di polizia». (L'Unione Sarda.it)

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L’organo anti-tortura del Consiglio d’Europa afferma di ‘aver riscontrato diversi casi di presunti maltrattamenti fisici e uso eccessivo della forza da parte di agenti di polizia’. Nei centri di permanenza per i rimpatri in Italia i migranti sono maltrattati e sedati con psicofarmaci (AltaRimini)

Il rapporto del Consiglio d'Europa è stato redatto dopo la visita condotta tra il 2 e il 12 aprile in 4 dei 9 centri operativi in Italia. Il Consiglio d'Europa denuncia il trattamento dei migranti nei centri di permanenza per i rimpatri in Italia: dove sarebbero «maltrattati e sedati con psicofarmaci». (ilmessaggero.it)

Dopo quello sulla polizia, spunta un altro rapporto del Consiglio d'Europa contro l'Italia. Una visita - si legge - che si è concentrata sul trattamento e sulle condizioni di detenzione dei cittadini stranieri trattenuti in quattro centri di permanenza per il rimpatrio (Cpr) chiusi a Milano, Gradisca, Potenza e Roma (Liberoquotidiano.it)

Migranti, il Consiglio d’Europa boccia i CPR italiani: condizioni inaccettabili e gestione critica

"E' un sistema che non funziona, ma che continua a essere finanziato. I CPR sono un fallimento su tutta la linea" ha dichiarato Filippo Miraglia, coordinatore del TAI, nel suo intervento. "Da un lato non raggiungono il loro obiettivo dichiarato, i rimpatri; dall'altro sono un'aberrazione etica e giuridica, una ferita aperta nello stato di diritto. (Tiscali Notizie)

Il suo corpo è arrivato a Conakry lo scorso aprile, come aveva chiesto, ma delle ore durante le quali Ousmane Sylla si è tolto la vita e delle successive rivolte dei compagni di cella non devono risultare tracce. (il manifesto)

Migranti e Cpr, critiche alle condizioni materiali e alla gestione Secondo il rapporto, i CPR presentano numerosi elementi negativi che compromettono la dignità e il benessere dei migranti trattenuti. Tra i problemi più gravi riscontrati figurano le pessime condizioni materiali, a causa delle strutture fatiscenti e degli ambienti inadeguati per la permanenza umana; l’assenza di un regime di attività, e quindi la mancanza di opportunità per i migranti di impegnarsi in attività significative durante la detenzione. (Stranieri in Italia)