Carmine Gallo morto per cause naturali, dopo il malore improvviso l'autopsia sul capo di Equalize prova ad allontanare i sospetti

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Open INTERNO

L'ex agente sarebbe stato colto da un infarto lo scorso 9 marzo, mentre si trovava ai domiciliari. Sul corpo nessun segno di puntura o di lesioni Quella di Carmine Gallo è stata una morte naturale per infarto. È l’indicazione emersa dall’autopsia, eseguita sul corpo del superpoliziotto morto lo scorso 9 marzo, mentre era ai domiciliari nella sua casa a Garbagnate Milanese. Gallo era stato arrestato lo scorso 25 ottobre nell’ambito dell’inchiesta milanese sul presunto spionaggio dell’agenzia Equalize di cui era sostanzialmente a capo. (Open)

La notizia riportata su altri media

Leggi tutta la notizia (Virgilio)

Sono ancora attesi i risultati degli esami tossicologici disposti sul cibo prelevato dalla casa dell'ex poliziotto che comprendevano i resti della cena precedente alla morte e uno yogurt che l'uomo non avrebbe mai consumato. (Il Giornale d'Italia)

Le esequie si terranno a Garbagnate Milanese venerdì alle 16, nella basilica dei Santi Eusebio e Maccabei in via Gran Sasso. Carmine Gallo è morto il 9 marzo nella sua casa a Garbagnate per un infarto, come ha stabilito l'autopsia eseguita e a cui seguiranno ulteriori esami. (Prima Milano Ovest)

Milano – Sarebbe morto a causa di un infarto cardiaco Carmine Gallo, l’ex poliziotto al centro delle inchieste sul presunto spionaggio illegale messo in atto dall’azienda investigativa Equalize. Al momento del decesso, avvenuto il 9 marzo, Gallo si trovava gli arresti domiciliari nella sua casa di Garbagnate Milanese (IL GIORNO)

Dopo la sua morte, la procura diretta da Marcello Viola, con la pm Giancarla Ser… (La Repubblica)

Dalle prime analisi non è emerso alcun segno di puntura o lesioni. Gallo, considerato il capo dell’agenzia di «spioni» Equalize di Milano, si trovava ai domiciliari dall’ottobre scorso con l’accusa di associazione delinquere, accesso abusivo a sistemi informatici e altri reati. (Corriere Milano)