Energia nucleare, ecco il Piano del governo

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I primi reattori non si vedranno prima del 2030, ma il governo vuole coprire con l’energia nucleare l’11% del fabbisogno nazionale di energia elettrica entro il 2050. E questo è solo il primo step per poi perlomeno raddoppiare al 22% della domanda. A conti fatti significa produrre 16 Gigawatt. A premere in via definitiva l’interruttore per riaccendere il nucleare in Italia è il Piano nazionale integrato Energia e Clima, in sigla Pniec, che il ministro Gilberto Pichetto Fratin ha trasmesso a Bruxelles (Nicola Porro)

Ne parlano anche altre fonti

I Ministeri dell'ambiente e della sicurezza energetica e delle infrastrutture e dei trasporti hanno inviato alla commissione europea il testo definitivo del Piano nazionale integrato energia e clima. Il Pniec conferma gli obiettivi raggiunti nella prima proposta trasmessa a giugno 2023, superando in alcuni casi anche i target comunitari, in particolare sulle energie rinnovabili. (Italia Oggi)

Nucleare, rinnovabili e calo delle emissioni nell’industria e negli edifici. Il governo ipotizza un'integrazione del nucleare con le rinnovabili che da sola potrebbe rappresentare, nel 2050, l'11% dell'energia prodotta con una possibile proiezione al 22%. (La Stampa)

Si tratta dei magneti per la fusione nucleare più sofisticati, grandi e tecnologici al mondo che saranno posizionate all'interno del tokamak un gigantesco magnete superconduttore in gran parte realizzato alla Spezia da Asg Superconductors. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Energia, Ciafani (Legambiente): l'Italia è sulla strada giusta

I ministeri dell'Ambiente e della Sicurezza energetica e delle Infrastrutture e dei Trasporti hanno inviato alla Commissione europea il testo definitivo del Piano Nazionale integrato Energia e Clima. (LA STAMPA Finanza)

Negli intenti del governo, dovrebbe essere il primo passo verso il ritorno al nucleare. (WIRED Italia)

Lo ha detto Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente, intervistato da askanews a Mantova a margine della seconda giornata del Seminario Estivo di Fondazione Symbola.Secondo Ciafiani, "abbiamo però di fronte una seconda tempesta perfetta che dobbiamo evitare, perchè il combinato disposto tra il pessimo decreto ministeriale sulle aree idonee, il surreale decreto legge sull'agricoltura che vuole contrastare il consumo di suolo e se la prende con il fotovoltaico a terra quando invece dovrebbe prendersela con le nuove edificazioni, e il nuovo Pniec (Piano Nazionale Integrato per l'Energia e il Clima) che prevede quote percentuali di elettricità da nucleare, crediamo che siano tre norme che ostacoleranno la rivoluzione energetica che continua nel Paese, e che noi continueremo ad assistere anche sui territorio facilitando la realizzazione degli impianti di che utilizzano fotovoltaico, l'eolico e tutte le altre fonti rinnovabili", conclude il presidente nazionale di Legambiente. (Tiscali Notizie)