Inzaghi interrogato stamattina sui rapporti con gli ultrà dell'Inter: «Non mi sono sentito minacciato»

È stato sentito nella mattinata di mercoledì 9 ottobre, lontano dagli sguardi di fotografi e telecamere, l’allenatore interista, Simone Inzaghi, ascoltato in qualità di testimone dagli investigatori della Squadra Mobile di Milano nel corso dell’inchiesta «Doppia Curva» della Direzione distrettuale antimafia. Inzaghi è stato sentito dagli investigatori riguardo ai contatti con il capo ultrà interista Marco Ferdico alla vigilia della finale di Champions League del 2023 a Istanbul (Corriere Milano)

Su altri giornali

Salvo sorprese, partiranno oggi le audizioni dei tesserati di Inter e Milan coinvolti - ma non indagati - nell’inchiesta della Procura di Milano sulle curve Nord e Sud. (Fcinternews.it)

Ha parlato di richieste arrivate dal capo curva, di interlocuzioni, precisando di non aver subito minacce, né di essersi sentito intimidito, Simone Inzaghi, allenatore dell'Inter sentito come teste stamani nell'inchiesta milanese sulle curve. (Viola News)

Inchiesta ultrà, Inzaghi interrogato: colloquio in un ufficio periferico per dribblare i giornalisti In qualità di testimone dagli investigatori della Squadra Mobile che si occupano dell'inchiesta sui capi ultrà di Inter e Milan. (Tutto Napoli)

Oggi a Striscia, nuovi retroscena che confermerebbero le relazioni tra ultrà, 'ndrangheta e rapper

Il tecnico nerazzurro è stato sentito come persona informata sui fatti nell'ambito dell'inchiesta della procura di Milano sulle curve dell'Inter e del Milan. In particolare, è stato sentito dalla Squadra Mobile riguardo alla telefonata del 26 maggio 2023 tra lui e Marco Ferdico, uno degli arrestati, in cui si sarebbe impegnato a intercedere per far avere più biglietti agli ultrà in vista della finale di Champions a Istanbul (Sky Tg24 )

L'ultra' "dal canto suo ha confermato, vista la situazione di stallo sulla vicenda biglietti, di aver attuato uno 'sciopero del tifo' in occasione della finale di Coppa Italia". (fcinter1908)

Dalle carte dell’indagine emergono nuovi dettagli che riguardano l’inaugurazione di un negozio franchise controllato in percentuale prevalentemente da Luca Lucci – capo della Curva del Milan – dove Alex Cologno, bodyguard di Fedez, anche lui agli arresti, è stato avvistato in compagnia del figlio di un boss ‘ndranghetista. (Striscia la notizia)