Leo Muscato: “Con Giuseppe Verdi nel cuore della guerra per cercare l’umanità”

Venti guerreschi sospingono La forza del destino di Giuseppe Verdi, opera tortuosa, scalmanata e temutissima per via della sua fama malaugurante. Ma è avvolgente e innovativa, segnata da momenti musicali straordinari. Il direttore Riccardo Chailly le affida l’apertura di stagione della Scala, cioè la rituale serata del 7 dicembre. «Non temiamo maledizioni!», esclama divertito Leo Muscato, regista… (la Repubblica)

Ne parlano anche altre fonti

Milano – Sarà dedicata all’“immensa Renata Tebaldi”, scomparsa vent’anni fa, La forza del destino il 7 dicembre al Teatro alla Scala di Milano. L’opera verdiana aprirà la stagione dopo 59 anni dall’ultima “Prima”, non viene rappresentata al Piermarini da 25 anni. (IL GIORNO)

Melodramma in quattro atti su libretto di Francesco Maria Piave, eseguito integralmente nella versione del 1869 ripensata da Verdi per la Scala, “La forza del destino” è stata un’opera poco rappresentata al Piermarini (Il Fatto Quotidiano)

Martis 26 de santandria, in sa biblioteca universitària de pratza Fiume, Tàtari, Alberto Merler at presentadu s’ùrtimu libru suo, Imperfetta conoscenza, publicadu dae sa Editrice Ave in sa colletzione Lo Scrigno. (SARdies.it)

Prima della Scala: addio polemico del sovrintendente

Riccardo Chailly inaugura la nuova Stagione operistica con "La forza del destino", il suo nono titolo verdiano alla Scala, con la regia di Leo Muscato. L'opera nata nel 1862 a San Pietroburgo e approdata in versione definitiva alla Scala nel 1869 con la creazione della celebre Sinfonia, offre alcune delle più memorabili melodie verdiane. (Virgilio)

Vive tra New York e Roma ed è stato alla Scala la scorsa primavera per Cavalleria rusticana e a luglio per Turandot. Che emozioni le suscita essere alla «prima» di questo teatro come «per caso»?«Amo questo teatro ed è un onore cantare all’inaugurazione: è il giorno più importante per l’opera in Italia e molti lo considerano il più importante nel mondo. (Corriere della Sera)

Nel suo discorso il sovrintendente ringrazia tutti i partner istituzionali con cui ha lavorato in questi anni, nessuna menzione per il ministero della Cultura. Dominique Meyer minimizza, ma la sua ultima conferenza stampa di presentazione del 7 dicembre è l'occasione per rivendicare i risultati del suo mandato. (TGR Lombardia)