Vicenza, badante accusata di aver ucciso un'anziana. Si indaga su altre tre morti sospette

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Morti sul lavoro

Paola Pettinà, si trova in carcere per l'omicidio dell'81enne Imelda Stevan. Ma la falsa badante potrebbe aver intossicato con dosi letali di farmaci anche altri tre anziani di cui si occupava, spacciandosi come assistente socio sanitaria. La donna non ha risposto al Gip Ieri si è avvalsa della facoltà di non rispondere di fronte al gip nell’udienza di convalida dell’arresto, Paola Pettinà, la 46enne di Sandrigo (Vicenza) che si spacciava per operatrice sociosanitaria ed è accusata dell’omicidio volontario aggravato di una 81enne, Imelda Stevan, e di altre quattro morti sospette di anziani cui somministrava dossi massicce di benzodiazepine e di altri farmaci ad azione neuro-depressoria. (Sky Tg24 )

Se ne è parlato anche su altri media

Stefania Miglioranza ragiona con il senno di poi ma, alla luce di quello che sembra sia accaduto a sua madre, ha tutte le ragioni del mondo. «A pelle c’era qualcosa che non andava con Paola, avrei dovuto ascoltare il mio istinto». (Corriere della Sera)

Foto dall'archivio Ieri la donna, assistita dall'avvocato Roberto Busa, si è avvalsa della facoltà di non rispondere durante l'interrogatorio di garanzia (LAPRESSE)

La donna, infatti, è indagata anche per questi tre nuovi episodi - che porterebbero a quattro il totale degli omicidi - oltre che per altri cinque altri tentati omicidi, tra cui quello dell'ex compagno. (la Repubblica)

Paola Pettinà, la doppia vita sui social, il profilo per attirare i pazienti e le frasi ad effetto: «Aspettati da me quello che ricevo da te»

La donna, infatti, è indagata anche per questi tre nuovi episodi - che porterebbero a 4 il computo degli omicidi - oltre che per altri cinque tentati omicidi, tra cui quello dell'ex compagno. (La Stampa)

Un omicidio volontario aggravato, tre decessi sospetti e cinque tentati omicidi. Le indagini, contenute nelle 77 pagine dell’ordinanza di custodia cautelare, sono un lunghissimo elenco di gravi reati. (Corriere della Sera)

Suonerebbe innocua una frase come questa, sulla bacheca Facebook di una qualsiasi mamma quarantenne che condivide selfie con cornici di fiori e faccine, frasi motivazionali e qualche foto con la figlia. (ilgazzettino.it)