Omicidio Vassallo: la droga, i depistaggi e le testimonianze dei pentiti
C’era un grosso carico di droga, pronto ad arrivare via Mare, a Torre Caleo, e destinato ad Acciaroli e ad altre località della costiera cilentana. C’era l’onore di un militare da difendere. C’erano tanti interessi in gioco ma Angelo Vassallo era pronto a far saltare il banco. Ecco perché il sindaco pescatore è stato ucciso, la sera del 22 settembre del 2010. A 14 anni da quell’efferato delitto, nella giornata di ieri, i carabinieri del Ros di Roma hanno eseguito quattro misure cautelari in carcere disposte dalla procura di Salerno diretta dal procuratore Giuseppe Borrelli (Info Cilento)
La notizia riportata su altri media
A distanza di ventiquattrore dall’arresto di Fabio Cagnazzo, uno dei quattro coinvolti nell’inchiesta sull’omicidio del sindaco pescatore di Pollica, Angelo Vassallo, la discussione sui social continua a scaldarsi. (Giornale del Cilento)
Giovedì, quando i militari gli hanno consegnato l'arresto ha accusato un malore ed è stato deciso che fosse opportuno trasferirlo nell'ospedale militare piuttosto che in carcere. Domani, sabato, è previsto l'interrogatorio di garanzia ma l'ufficiale sarebbe intenzionato ad avvalersi della facoltà di non rispondere. (Corriere della Sera)
San Goffredo Vassallo, il cartello della droga. (Salernonotizie.it)
In consiglio comunale a Napoli minuto di silenzio per Angelo Vassallo L'omaggio del parlamentino partenopeo. Bassolino: doveroso ricordarlo (Ottopagine)
Tra i quattro arresti richiesti dal procuratore capo di Salerno, Giuseppe Borrelli, ce ne è uno davvero "eccellente": Fabio Cagnazzo, colonnello dei carabinieri, figlio di un generale in pensione a cui si deve la creazione dei Ros, e fratello di altri due ufficiali dell’Arma. (QUOTIDIANO NAZIONALE)