Contaminazione da pesticidi: la coda chimica delle mele della val Venosta
Le procedure autorizzative UE analizzano solo le singole sostanze e non tengono conto degli effetti che possono generare i cocktail di pesticidi. Uno studio condotto sull’intera val Venosta, dove si produce il 10% delle mele europee, dimostra che questi cocktail viaggiano per chilometri e raggiungono anche gli angoli più remoti Foto di Estúdio Bloom su Unsplash Lo studio sulla contaminazione da pesticidi rileva sempre la presenza di un mix di sostanze (Rinnovabili. (Rinnovabili)
Ne parlano anche altre fonti
La parola d’ordine sembra essere “promuovere la biodiversità funzionale come alternativa all’uso dei pesticidi”. Una possibile misura sarebbe una riduzione o addirittura un divieto dell’uso dei pesticidi, almeno delle sostanze rilevate in aree remote, concludono i ricercatori dai risultati del loro studio. (UnserTirol24)
I pesticidi utilizzati in agricoltura "non rimangono nell'area di coltivazione, ma si trovano in tutta la valle e fino alle alte quote". BOLZANO. (Alto Adige)
Un recente studio ha scoperto che i pesticidi diffusi in Val Venosta non contaminano solo i meleti dove vengono utilizzati ma arrivano anche in zone molto più lontane, persino sulle cime delle montagne, con gravi rischi per l'ecosistema e la biodiversità (greenMe.it)
A differenza di quanto accaduto nei mesi scorsi, quando una analoga ricerca tedesca finì letteralmente sul banco degli imputati in un processo per diffamazione, questa volta l’analisi realizzata da un pool di ricercatori dell’Istituto di scienze ambientali dell’Università tedesca di Kaiserslautern-Landau è stata pubblicata addirittura dalla prestigiosa rivista internazionale Nature. (Il Fatto Quotidiano)
Pesticidi nella coltivazione delle mele, lo studio: "Rilevati anche in alta quota". L'analisi in Val Venosta: "Nel suolo e nella vegetazione trovate diverse sostanze" È quanto ha rilevato uno studio dell'Università Kaiserslautern-Landau (RPTU) e dell'Università di Risorse Naturali e Scienze della Vita di Vienna (BOKU) che ha analizzato la situazione in Val Venosta, "la più grande area di coltivazione di mele d'Europa" (il Dolomiti)
L’agricoltura altoatesina finisce di nuovo sul banco degli imputati per il massiccio uso di pesticidi. A porre il problema non sono i gruppi ambientalisti ma due autorevoli università come la Rptu di Kaiserslautern e la Boku di Vienna che hanno appena pubblicato un corposo studio sulla val Venosta (Corriere del Trentino)