Gli arrestati dal gip, ex poliziotto ammette accessi abusivi. Il detective: temo per mia incolumità

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"Sì ho fatto gli accessi, ci scambiavamo favori. Era il mio ex capo e non sono riuscito a dire di no". E' il poliziotto Marco Malerba, colpito da interdittiva nell'inchiesta sui presunti dossieraggi illeciti su cui indaga la Dda di Milano, il primo ad ammettere, davanti al gip Fabrizio Filice, gli accessi abusivi fatti ai sistemi informatici per carpire informazioni riservate. Un reato che avrebbe commesso dato il suo legame con l'ex super poliziotto Carmine Gallo, ora ai domiciliari. (RaiNews)

Su altri giornali

In una conversazione del 5 settembre scorso, intercettata nell'inchiesta sul presunto dossieraggio... "Stiamo facendo la trasformazione da Ikea a boutique...stiamo diventando boutique". (Virgilio)

Sono parole di Massimiliano Camponovo, il detective privato coinvolto nell’inchiesta della Procura di Milano attualmente ai domiciliari. … (Il Fatto Quotidiano)

Tante le cose che non tornano, a partire dalla data del primo accesso, esattamente il giorno dopo il presunto stupro di cui è accusato il figlio, ma di cui all'epoca nessuno ne era a conoscenza. Tra le incognite, una riguarda il dossier sulla famiglia di Ignazio La Russa. (Fanpage.it)

Lo scorso 5 settembre Nunzio Samuele Calamucci, la mente tecnologica della rete di presunte cyber-spie al centro dell'indagine della Dda di Milano e della Dna, parla al telefono con l'ex super poliziotto Carmine Gallo e con Enrico Pazzali, il presidente di Fondazione Fiera Milano che si è autosospeso in quanto indagato e titolare di Equalize, la società amministrata dallo stesso Gallo ritenuta una sorta di fabbrica di dossieraggio. (Tiscali Notizie)

Giornata di interrogatori ieri al palazzo di Giustizia di Milano per alcune delle cyber-spie che componevano la Banda di via Pattari, la centrale di dossieraggio nascosta dietro la società Equalize di proprietà del presidente di Fondazione Fiera, Enrico Pazzali. (LA NOTIZIA)

(Afe/Adnkronos – www.varesenoi.it) La portata di quanto acquisito con le attività tecniche poste in essere «è vastissima ed il materiale è ingente, soverchiante, per mole e contenuti». E’ quanto si legge in un’informativa del Nucleo investigativo dei carabinieri di Varese allegata agli atti dell’inchiesta sul presunto dossieraggio illecito che ha portato a quattro arresti (domiciliari) e a indagare una sessantina di persone. (Luino Notizie)