Argentina, negazionismo Milei su dittatura non seduce i militari
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Roma, 16 nov. – Il negazionismo della dittatura proposto da Milei non penetra nelle caserme argentine scrive oggi El Pais in un’analisi sulla situazione argentina a tre giorni dal voto di ballottaggio.Javier Milei, il candidato presidenziale dell’estrema destra argentina, ha ribaltato il consenso che ha tenuto a galla la democrazia argentina per 40 anni. Intende porre fine all’istruzione pubblica e alla sanità, tagliare i fondi alle università e si oppone alle leggi sull’aborto e al matrimonio paritario. (Agenzia askanews)
La notizia riportata su altre testate
In sostanza: troppo inutile in vista d’una decisiva battaglia che si preannunciava senza quartiere. Fosse stata una simulazione di dibattito – uno di quegli allenamenti oratori ai quali i candidati si sottopongono per prepararsi al vero confronto televisivo – non v’è dubbio alcuno: Sergio Massa avrebbe, dopo appena qualche scambio di colpi, cacciato a male parole il suo “sparring partner”. (Il Fatto Quotidiano)
Il giudizio unanime dei media argentini (ma anche internazionali) è che nell’ultimo dibattito-duello, il ministro peronista dell’Economia Sergio Tomás Massa abbia prevalso nettamente sul candidato de La Libertad Avanza, Javier Milei, con il quale si contenderà la presidenza nel ballottaggio di domenica prossima. (Il Fatto Quotidiano)
All’Università di Buenos Aires c’è stato ieri l’ultimo dibattito televisivo tra i due candidati che si contenderanno la presidenza dell’Argentina al ballottaggio di domenica prossima, il 19 novembre.Sergio Massa, attuale ministro dell’Economia che corre per la coalizione di sinistra Unión por la Patria, è andato meglio dello sfidante Javier Milei, anarco-capitalista di estrema destra che alle urn… (la Repubblica)
Javier Milei, personaggio over the top come pochi, un liberista di estrema destra con tendenze populiste, è emerso come il perturbatore dell'ordine consolidato che regnava sovrano fin dal 1983, dal ritorno della democrazia a Buenos Aires. (Esquire Italia)
L’idea, che secondo molti nasce dall’ex presidente Mauricio Macri (ex numero uno anche del Boca Juniors), è quella di trasformare le squadre argentine da Associazioni senza fini di lucro a società private o Corporazioni Sportive (Sad). (Calcio e Finanza)